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Votano Craxi ma pensano a variantopoli

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AREZZO – I partiti di variantopoli cercano con Craxi di assolvere se stessi. Hanno subito approfittato del vassoio d’argento servito loro dal consigliere della Rosa nel Pugno Giovanni Pelini .
Pelini infatti ha rivendicato con toni estremistici la parte peggiore della storia dell’ex segretario del PSI: ovvero la chiamata di correo del discorso tenuto alla Camera nel 1993 (Io rubavo, ma tutti rubavano). Ha fatto proprie le più anacronistiche argomentazioni berlusconiane compresa la tesi complottistica su Mani Pulite. Facile per il centrodestra equiparare Borrelli e Di Pietro a Fruganti e Rossi :anche il centrodestra di Arezzo si sente vittima di una congiura giudiziaria!
Nessuno nell’Unione vuole disconoscere il ruolo del Psi nella storia italiana, né tanto meno evitare il confronto e l’approfondimento sull’ultimo dei suoi protagonisti. Altra cosa è dedicare strade a chi dai tribunali della Repubblica italiana è stato reputato colpevole con condanne passate in giudicato. Il centrodestra aretino- incapace di avanzare una qualsiasi proposta per la città – riesce ad incidere sulla politica cittadina solo nella “battaglia” toponomastica.
Confidavamo nell’intelligenza politica di Pelini nel fiutare il “trappolone”. Invece ha anteposto l’egoismo di partito all’appartenenza ad una coalizione di centrosinistra. Ne prendiamo atto.