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14 imprese orafe aretine a Madrid

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14 imprese orafe aretine a Madrid

AREZZO – È iniziata Iberjoya la fiera orafa di Madrid considerata la più importante del settore per la Spagna e che si concluderà il 18 febbraio. E quest’anno le imprese aretine hanno registrato il record assoluto di partecipazione grazie ad un nuovo stand collettivo della CNA dove hanno trovato posto 14 ditte artigiane. Il tutto grazie anche all’appoggio della Camera di Commercio che sostiene concretamente simili iniziative con lo stanziamento di contributi export riservati alle imprese. Gli orafi e argentieri aretini esporranno i loro prodotti davanti alla stampa e alla televisione spagnola e ad oltre 20.000 operatori provenienti prevalentemente da Spagna e Portogallo.
“Si tratta di un numero di imprese record per questa fiera – sostiene Mauro Patrussi, presidente della CNA – dato che non si era mai registrato dall’Italia un gruppo così nutrito di imprese in stand collettivi provenienti da un singolo distretto. È un sintomo della forza della vitalità e dell’impegno profuso dagli orafi aretini per superare il momento di crisi. Si tratta di imprenditori coraggiosi che non rinunciano ad investire e a ricercare opportunità nonostante le difficoltà del momento e l’inevitabile compressione dei margini. Le imprese aretine hanno realizzato campionari ad hoc per l’occasione affiancando ai nuovi prodotti materiale promozionale appositamente studiato per questi mercati”.
Gioielli vistosi e se possibile leggeri, meglio se in argento, sembrano essere il must di questa fiera: il prezzo dell’oro che ha superato quota 20 euro al grammo rende quasi proibitiva la vendita di articoli massicci, ormai quasi esclusivo appannaggio dei mercati arabi. Continua l’interesse per l’abbinamento oro e acciaio ma in fiera è forte anche la richiesta che molti grossisti rivolgono ai nostri orafi di studiare l’abbinamento con materiali innovativi.
Il presidente della Sezione Orafi di CNA, Moreno Carloni è molto attento alle opportunità commerciali riservate da questo paese: “Anche la Spagna, mercato da sempre interessato alle evoluzioni della moda e della gioielleria nonostante la concorrenza sempre più aggressiva dei paesi in via di sviluppo, dimostra di continuare a guardare con interesse alla nostra produzione considerata in questo mercato sinonimo di gusto e qualità. E’ comunque innegabile che anche il mercato spagnolo stia vivendo le difficoltà del momento con i nostri espositori che stanno giocando una partita molto delicata esponendo nella “tana del lupo” accanto ai produttori andalusi e madrileni”.