Home Cultura e Eventi Cultura 8 Marzo: invervista a Sonia Amadori

8 Marzo: invervista a Sonia Amadori

0
8 Marzo: invervista a Sonia Amadori

AREZZO – Il comune di Pratovecchio, in collaborazione con la Provincia di Arezzo, la Comunità Montana del Casentino, il Rotary Club e la Società della Salute, organizza due giornate di studio e approfondimento aperti al pubblico per celebrare i Cento anni di festa della Donna. Col titolo “Primavera delle donne” si promuovono la serata del 7 marzo al Teatro degli Antei dedicata alla procreazione responsabile e alla sessualità sicura con i medici specialisti del territorio e non solo e il dibattito del 15 marzo intitolato al 60° anniversario della costituzione italiana. A proposito abbiamo intervistato Sonia Amadori, vice sindaco del comune di Pratovecchio promotrice della “primavera delle donne” e una delle propugnatrici del Consiglio delle Donne Elette del Casentino.

L'iniziativa di Pratovecchio ha come titolo "La primavera delle donne". A cento anni della Festa della "Donna, ritiene che le donne abbiamo ancora bisogno di una loro "primavera"?
«Come la natura ci insegna ogni anno la primavera deve tornare se non altro per farci riassaporare i profumi e i colori che durante l’inverno sembravano scomparsi.
Credo che ancora ci sia bisogno di creare dei momenti in cui le donne parlano di se , si confrontano, si ascoltino , che ci siano donne che parlano di donne con il “ gergo “ delle donne
per far sempre più maturare la consapevolezza che dobbiamo esserCi per realizzare quella complementarietà che è la base di tutta la vita umana in tutti i suoi aspetti : un uomo e una donna. L’obiettivo è di realizzare l’”estate” di una democrazia paritaria.»

Quest'anno i festeggiamenti saranno incentrati molto sul tema della salute della donna, sessualità sicura, procreazione responsabile. Perchè la scelta è andata in questa direzione, a parte l' attualità del vaccino anti papilloma virus?
«Senz’altro l’attualità ci ha fornito uno stimolo non indifferente ma credo che il dare strumenti e informazioni contribuisca ad aumentare la consapevolezza dell’essere artefici delle scelte di vita e di facilitare il continuo accrescimento sociale e culturale che tutte le donne auspicano.»

Lei rappresenta in maniera forte ed è stata una delle promotrici del Consiglio delle donne elette del Casentino. Quali sono le prossime iniziative di questa nuova realtà? Qual'è il comune denominatore di un gruppo politicamente così eterogeneo? Quali sono i suoi obiettivi? Come si colloca nel panorama politico della valle e come ritiene di muoversi nei confronti di una situazione generalmente molto condizionata dal fattore di genere?
«Il consiglio di Valle delle donne elette in Casentino nasce dallo stimolo della applicazione della “Carta Europea per l’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale” promossa dall’AICCRE.
Noi siamo partite dall’analisi del nostro territorio e della rappresentanza quasi inesistente delle donne ai vertici delle nostre istituzioni locali. Costatato ciò abbiamo cercato insieme di fornire una chiave per rendere più accessibile alle donne l’avvicinarsi a questo mondo e saperlo valorizzare insieme agli uomini.
Per questo abbiamo puntato alla formazione .
Nel mese di maggio contiamo di realizzare un corso di base per amministratori locali al fine di istruire tutte coloro che vorranno essere protagoniste del futuro della nostra vallata e insieme a loro iniziare un nuovo percorso di iniziative ed eventi volti a realizzare per la prossima tornata elettorale un numero maggiore di donne che si interessino alla vita politica del loro paese.»