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Autotrasporto: il decalogo della riforma

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AREZZO – Autotrasporto, serve una riforma. Ne è profondamente convinta la Cna Fita che ne indica anche i punti principali. “Dobbiamo dare alla categoria gli strumenti per affermarsi nel mercato, per contrastare l’abusivismo e per affermare condizioni di lavoro più eque a garanzia anche della massima sicurezza nella circolazione stradale – afferma Giuseppe Brasini, Presidente regionale e provinciale Cna Fita. Alcuni provvedimenti sono assolutamente urgenti ed indispensabili. Mi riferisco, ad esempio, all’obbligo di stipulare il contratto di trasporto in forma scritta, con l’obbligo del pagamento dei corrispettivi entro il termine di 30 giorni dalla data di emissione della fattura e una forma di adeguamento automatico delle tariffe in relazione alle variazioni dei costi per le imprese. Penso poi alla tutela di una corretta concorrenza di mercato con l’introduzione di una tariffa minima “antidumping” definita dall’osservatorio sulle attività di autotrasporto. Infine ad un più puntuale sistema sanzionatorio in grado di contrastare chiunque, nella filiera dell’autotrasporto, con i propri comportamenti, metta a rischio la correttezza del mercato e la sicurezza nella circolazione”.
Questi strumenti non produrrebbero costi per lo Stato e contribuirebbero al superamento di quella politica assistenziale prima artefice delle condizioni attuali delle imprese.
E’ poi necessario, secondo Cna Fita, rilanciare gli investimenti infrastrutturali.
“Oltre alle risorse necessarie, gli autotrasportatori si aspettano che opere ormai non più rinviabili quali gli interventi sulla Sr 71, sulla Sr 69 e sul nodo di Olmo, per rimanere a quelle che interessano la nostra provincia, abbiano anche tempi certi di realizzazione – commenta Brasini. E’ poi necessario che le istituzioni e le forze sociali nel loro complesso continuino ad esercitare le opportune pressioni politiche perché trovino finalmente soluzione anche il completamento della due mari e l’adeguamento della stessa autostrada. Cna Fita si augura inoltre che con la realizzazione del nuovo scalo merci di Indicatore si segni una svolta nel concepire la logistica nella nostra provincia”.
Ed a proposito di questa nuova struttura, Brasini evidenzia quali dovranno essere le sue principali attività: scambio modale ferrovia-gomma e viceversa; cambio combinato gomma-gomma; deposito e magazzinaggio sia con magazzini che in aree per lo stoccaggio di containers; attività di logistica per la distribuzione delle merci nei centri urbani; altre attività di servizio finalizzate alla presenza di attività logistiche e di trasporto da utilizzarsi da tutti gli operatori”
Cna Fita e gli autotrasportatori chiedono infine di essere interlocutori delle forze politiche e istituzionali chiamate a governare questi processi ed offrono il loro contributo che deriva dall’avere un costante contatto con la categoria dell’autotrasporto.