Home Cultura e Eventi Cultura Buona l’edizione di primavera per la Fiera Antiquaria

Buona l’edizione di primavera per la Fiera Antiquaria

0
Buona l’edizione di primavera per la Fiera Antiquaria

AREZZO – Scongiurata la pioggia che ha funestato le due ultime edizioni della Fiera Antiquaria, finalmente il bel tempo si è riaffacciato su banchi dell'antiquaria riportando visitatori, turisti ed acquirenti.
Un'edizione decisamente positiva questa di marzo, un anticipo di primavera rispetto al calendario, che ha portato il sorriso nei banchi degli espositori.
"E' evidente che il bel tempo determina la differenza tra un'edizione ed un'altra – sottolinea il presidente della Fiera, Paolo Nicchi. Pleonastico dire che il sole invita la gente ad uscire di casa, i turisti a fare escursioni in altre città e, di conseguenza, la Fiera – diretta beneficiaria di positive condizioni metereologiche – se ne avvantaggia.
E' stata una bella edizione, con una buona presenza espositiva, a cui ha corrisposto anche una interessante offerta di oggetti d'arte segnalati dai nostri esperti, a conferma che la Fiera punta su una riqualificazione che ha nella qualità uno dei suoi principi-guida".
"E' stata un'edizione particolarmente significativa anche grazie al premio Civitas Arretii ricevuto questa mattina nella sala del Consiglio comunale per i quaranta anni della Fiera e che abbiamo voluto dedicare a tutti gli espositori che, negli anni, sono stati presenti ad Arezzo determinando il successo di questa manifestazione – evidenzia Nicchi.

Tra gli oggetti che hanno colpito l'attenzione del pool di esperti, coordinati a Massimo Puglisi, presidente del Comitato Tecnico, vanno ricordati una lucerna in argento con basamento e colonna scanalata sormontata da figure alata (forse di scuola romana) vista sotto le Logge; due tondi in scagliola con due amorini dipinti in tardo Settecento; molti quadri di buon valore della metà dell'Ottocento fino ai primi anni Quaranta; notevoli vetri e ceramiche italiane in Galleria Bruschi e, in ultimo, una curiosità segnalata proprio da Puglisi un bel dipinto ad olio realizzato nella metà del secolo XIX come modello per un arazzo Gobelin, perfetto nelle forme e nelle proporzioni.
Per dirla con il linguaggio degli antiquari "un'autentica perla per gli appassionati e per i collezionisti".