Home Attualità Salute Per le piccole emergenze nascono i Punti di primo soccorso

Per le piccole emergenze nascono i Punti di primo soccorso

0

AREZZO – Un forte dolore articolare, una distorsione, una piccola bruciatura: sono malanni dolorosi e fastidiosi, da affrontare subito, ma in sé non tanto gravi da doversi rivolgere al pronto soccorso, magari con il rischio di sobbarcarsi una lunga attesa.
E allora? La soluzione si chiama PPS, una nuova sigla che sta per "Punto di Primo Soccorso".
Ma che cos'è? "Non si tratta di un pronto soccorso, che è e resta l'unica struttura a cui rivolgersi in caso di vera urgenza, precisano dalla Ausl, ma pensiamo che il PPS sia in grado di fornire una risposta adeguata per tutte quelle patologie comunemente definite "lievi" o a "bassa complessità".

Più in particolare, si tratta di un servizio – ad accesso diretto e gratuito – assicurato dai medici dell'emergenza territoriale negli spazi di tempo in cui non sono impegnati nelle attività di soccorso. Un servizio che, compatibilmente con la presenza del medico del 118, sarà funzionante nell'arco delle 24 ore, sette giorni su sette.
"Sia ben chiaro – precisa una nota della Asl – che i PPS non effettuano una vera e propria attività ambulatoriale, tanto è che non saranno provvisti di ricettario. Al contempo, saranno forniti di una dotazione farmacologica e strumentale adeguata al trattamento delle patologie indicate da un'apposita delibera regionale".

La stessa delibera con cui vengono stabiliti gli indicatori in base ai quali verranno attivati in tutta la Toscana i PPS (distanza dai pronto soccorso, valutazione delle caratteristiche del territorio, stagionalità, eccetera), alcuni criteri omogenei a cui i PPS dovranno attenersi, come i requisiti minimi strutturali (locale di visita, di attesa, servizi igienici, funzioni di registrazione e di archivio) e la dotazione strumentale (lettino per la visita, set per medicazioni e suture, materiali sanitari di vario tipo, una dotazione farmacologica minima).

A partire da oggi, 3 marzo, sono operativi i Punti di Primo Soccorso di Subbiano/Capolona e Monte San Savino, ed i cittadini possono sperimentarne l'utilità rivolgendosi direttamente alle loro sedi presso i rispettivi Centri Sanitari.

"Con i Punti di primo soccorso – dice Luca Bianciardi, direttore sanitario della Ausl – vogliamo assicurare ai cittadini una risposta assistenziale sempre più vicina, sempre più tempestiva e, soprattutto, di facile accesso. Qualora il cittadino non trovi una risposta adeguata per la propria patologia nel PPS, prosegue Bianciardi, sarà orientato dal personale stesso verso altri livelli di assistenza. Nel caso in cui il medico in servizio sia impegnato fuori sede, il cittadino potrà mettersi in contatto con la centrale operativa del 118 per l'opportuna presa in carico, utilizzando un telefono pubblico che, a Monte San Savino, si trova all'esterno del Centro Sanitario, mentre a Subbiano è nella sede della RSA, al secondo piano dello stesso edificio. A questo proposito – sottolinea ancora il direttore sanitario – è comunque consigliabile contattare preventivamente la centrale 118 onde evitare inutili attese. Potrà anche capitare che il medico debba interrompere la prestazione a causa della necessità di svolgere un intervento di maggiore complessità disposto dalla centrale".

Ma quali sono le patologie trattabili dai PPS?
Si tratta, come abbiamo già detto, di patologie a bassa complessità, quali: congiuntive e corpi estranei congiuntivali, patologie delle prime vie aeree, otalgie, dolori di varia natura (articolazione temporomandibolare, alveo-dentale, gengivo-stomatite, mestruali, muscolari), costocondriti, ingestione di corpi estranei, gastroenteriti non complesse, cistiti e ritenzioni urinarie, contusioni e distorsioni minori, sintomatologie algiche osteo-articolari, lacerazioni semplici, profilassi antitetaniche, suture di brevi ferite, punture da insetti, ferite superficiali da non suturare, abrasioni, dermatiti da contatto, ustioni da mezzi fisici e chimici fino al secondo grado, orticarie, crisi da panico.