ROMA – "In Toscana c'è un proverbio che dice che i discorsi li porta via il vento e le biciclette i livornesi: ho sentito tanti discorsi, ora contano i fatti". Si affida a un vecchio detto della sua regione Marcello Lippi alla vigilia della gara con Cipro, che apre il percorso di qualificazione della Nazionale azzurra ai Mondiali del 2012. Il Ct azzurro è convinto che ora, più che mai, sia importante esordire con un buon risultato e mette in guardia da un avversario che potrebbe sembrare troppo semplice per i Campioni del Mondo in carica: "Servono i fatti, non più le parole. Non sono ammessi errori di sottovalutazione dell'avversario e dell'ambiente. Ma sono sbagli che persone intelligenti non commettono e il nostro gruppo è maturo. Solo il nome, Cipro, non stuzzica la fantasia".

Tra le eventuali difficoltà degli azzurri Lippi indica anche il fattore campo: "Giocheremo in uno stadio che avrà poco a che vedere con l'Olimpico o il Maracanà. Ci sarà un manto poco erboso, come poche saranno le persone sugli spalti. Ma noi vogliamo i primi tre punti, la difesa del titolo di campioni del mondo passa anche da qui. Non faremo l'errore di non considerare abbastanza l'avversario, vorrebbe dire non aver capito nulla".

Nessuna anticipazione sulla squadra che scenderà in campo domani sera: "Prima la devo comunicare ai giocatori" ha detto Lippi, che non ha chiuso definitivamente la porta in faccia a Del Piero: "Oggi ha lavorato a parte – ha spiegato il Ct – domani mattina faremo un'altra valutazione, potrebbe essere pronto anche per Cipro".