Home Attualità Economia Consegnate le borse di studio ai migliori diplomati di Ragioneria

Consegnate le borse di studio ai migliori diplomati di Ragioneria

0

Si occuperanno di bomboniere, oggettistica da regalo e giocattoli. Per ora solo sulla carta, poi un giorno, forse, anche nella realtà. Sono le aziende virtuali create dai tre studenti diplomati dell’Istituto Tecnico Commerciale “M. Buonarroti” di Arezzo vincitori della VI edizione del progetto “Scuola di Impresa”, rivolto agli studenti del quarto e quinto anno di ragioneria e nato su iniziativa di Confcommercio e dell’Istituto Buonarroti con il contributo della Camera di Commercio di Arezzo e di Banca Etruria.

Insieme al brevetto da ‘manager virtuali”, i tre ragazzi aretini (Claudio Rossi e Luca Marconi, entrambi della 5° A Programmatori, e Roberta Belloni, della 5° A Igea), ormai iscritti all’Università, potranno contare sulle tre borse di studio del valore di 1.500 euro ciascuna concesse da Banca Etruria.

Ognuno di loro ha ricevuto questa mattina (venerdì 21 novembre 2008) un simbolico maxiassegno durante la cerimonia di premiazione presso l’aula Magna dell’Istituto di piazza della Badia, alla presenza del preside Anselmo Grotti, del presidente provinciale di Confcommercio Benito Butali, del presidente della Camera di Commercio di Arezzo Giovanni Tricca, del direttore del Polo di Arezzo di Banca Etruria Paolo Conticini e di Alberto Bidini, amministratore delegato della cooperativa fidi Ascom e primo promotore di ‘Scuola d’Impresa’.

“Claudio, Luca e Roberta – spiega Alberto Bidini – hanno frequentato le lezioni di ‘Scuola d’Impresa’ durante il loro ultimo anno presso il “Buonarroti”. Insieme ai loro docenti e ad alcuni tutor prestati dal mondo dell’imprenditoria locale, hanno elaborato piani di gestione di aziende virtuali, classificandosi ai primi posti per impegno e capacità ‘manageriali’. Ma nell’assegnazione del punteggio finale, la graduatoria del bando ha tenuto in considerazione anche l’esito del loro esame di maturità”.

Claudio e Luca si sono esercitati a creare e dirigere la srl “Emozioni”, specializzata in bomboniere e articolo da regalo insieme al tutor Maurizio Beoni e alla professoressa Paola Severi, mentre Roberta si è impegnata nella vendita all’ingrosso di giocattoli con l’Igea Giocattoli, ideata insieme ai tutor Lucia Cerini e Giorgio Landini e alla professoressa Antonella Raspanti.

Ma la loro vocazione da imprenditori dovrà aspettare. Il loro primo impegno ora è portare a termine gli studi universitari. “Scuola d’Impresa è nata per promuovere l’autoimprenditorialità tra i giovani in età formativa – sottolinea Bidini – l’idea vincente è stata quella di metterli a contatto con imprenditori veri, per confrontarsi con i problemi reali che si incontrano nella gestione di un’azienda, dal rapporto con fornitori e collaboratori alla ricerca dei finanziamenti. È altrettanto importante cercare di alzare il livello culturale dell’imprenditoria aretina del futuro: ringraziamo quindi Banca Etruria per aver messo a disposizione dei ragazzi di quinta le borse di studio per sostenere i costi dell’Università”.

Altro partner ufficiale di Confcommercio e Istituto “Buonarroti” nella realizzazione di “Scuola di Impresa” è la Camera di Commercio, che ogni anno mette a disposizione degli studenti vincitori delle classi quarte un viaggio premio a Bruxelles. “È nostra intenzione estendere il progetto a tutti gli istituti tecnici commerciali della provincia di Arezzo – ha anticipato il presidente dell’ente camerale Giovanni Tricca – quanto avviene presso l’Istituto Buonarroti con Scuola d’Impresa è un esempio di come possa funzionare la sinergia fra mondo della scuola e mondo dell’impresa, attivando energie e risorse intellettuali che,sono sicuro, serviranno a far crescere la classe imprenditoriale aretina “.

Il preside dell’istituto “Buonarroti” Anselmo Grotti ha sottolineato ai suoi studenti che “per prepararsi al mondo del lavoro bisogna coltivare lo spirito d’iniziativa. Non è sufficiente essere addestrati ad eseguire un compito, ma ci si deve abituare a risolvere problemi. È per questo che è così importante il contatto con gli imprenditori promosso dalla Scuola d’Impresa”. Ha poi sottolineato l’importanza di acquisire durante gli studi “non solo nozioni, ma competenze di tanti tipi, anche quelle relazionali, che sono fondamentali per lavorare nel settore terziario”.

Per l’anno scolastico 2008/2009, il getto “Scuola d’Impresa” prosegue presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Buonarroti” e sarà rivolto come sempre ai ragazzi delle classi quarte, chiamati a ideare un business plan, e a quelli delle classi quinte, chiamati invece a sperimentare la gestione di un’azienda virtuale.