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Emma e Molly dottori a quattro zampe

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Emma e Molly dottori a quattro zampe

MONTEVARCHI – Il ricovero in ospedale, per molteplici motivi, è da sempre motivo di paure e di tensioni sia per il bambino che per i familiari. Cosa fare allora per favorire l’accettazione nei bimbi alle cure mediche? per favorire la collaborazione tra famiglia e staff medico? per alleviare le inquietudini, le paure dei bambini ricoverati? Cosa fare per velocizzare il processo di guarigione e rendere meno traumatica l’esperienza del ricovero ai piccoli pazienti?
Nelle strutture ospedaliere moderne, in Italia e all'estero, la risposta si chiama sempre più frequentemente "pet therapy", un trattamento di supporto verso i pazienti che vivono con maggiore disagio psicologico la permanenza in ospedale, o che – a causa delle terapie chirurgiche o farmacologiche cui sono sottoposti – hanno bisogno di maggiore sostegno e di attività riabilitative e di socializzazione. Le esperienze fin qui condotte hanno infatti dimostrato che l'allegria, la gioia, la curiosità che sono in grado di suscitare i nostri amici a quattro zampe hanno benefiche ricadute sull'umore ma anche sul sistema immunitario e sulle capacità di ripresa degli ammalati. Il clima si rilassa e si rasserena, il gioco, la cura che operatori e pazienti dedicano ai cani – dargli da mangiare, da bere, le coccole.. – diventa essa stessa una "cura" per tutti, un momento importante di socializzazione e contatto, migliorando complessivamente benessere e qualità della vita di una persona e, a volte, di un intero reparto.

E' così che dopo le esperienze positive realizzate all'Ospedale San Donato di Arezzo nei reparti di pediatria ed oncologia, a partire dal primo marzo prossimo il progetto "Dottori a quattro zampe" prenderà il via anche in Valdarno, all'ospedale della Gruccia. Protagonisti principali, i cani che saranno condotti nel reparto di pediatria per creare momenti di "A.A.A.", ovvero Attività Assistita con Animali (pet therapy).
Il progetto "Dottori a quattro zampe" – realizzato dalla Asl in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci del Valdarno – è condotto dall'Associazione G.A.I.A. (Gruppo di Aiuto Interdisciplinare con Animali) di Arezzo, che oltre all'esperienza ed alla competenza dei propri operatori, metterà a disposizione alcuni cani tra cui spiccano, per esperienza sul campo, Emma (labrador) e Molly (golden retriver). "Naturalmente – spiega la dottoressa Francesca Mattesini, presidente dell'Associazione – per svolgere questa funzione terapeutica, non è tanto importante la razza dei cani, quanto invece la loro socievolezza, la capacità innata di interagire spontaneamente con le persone, oltre, naturalmente, alla perfetta salute fisica che viene costantemente monitorata dai veterinari".
In questa prima fase, sperimentale per il valdarno, l'attività di pet terapy interesserà il reparto di Pediatria, per un’ora al mercoledì pomeriggio; si realizzerà nella saletta della ludoteca e, tempo permettendo, anche nel terrazzo del reparto.