Home Nazionale Frattini ad AKI: ‘Oggi per la pace un’opportunità da non perdere’

Frattini ad AKI: ‘Oggi per la pace un’opportunità da non perdere’

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ROMA – "Spero che la Lega Araba convinca il presidente palestinese Abu Mazen sull'importanza di sottoscrivere una bozza sull'andamento del negoziato, così come richiesto dal segretario di Stato americano Condoleezza Rice". L'auspicio è del ministro degli Esteri Franco Frattini (nella foto), che in un'intervista al servizio arabo di AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL ha ribadito la speranza di un accordo di pace entro la fine dell'anno. Il titolare della Farnesina ritiene che "per quanto riguarda il negoziato tra l'Anp e lo Stato ebraico si possa arrivare a un accordo di pace entro la fine dell'anno", come auspicato dal presidente americano George W. Bush.

Nonostante le resistenze delle parti, nelle ultime settimane la Rice avrebbe cercato di ottenere da israeliani e palestinesi un 'promemoria' sulla situazione negoziale da sottoporre nella prossima Assemblea Generale dell'Onu, che si apre il 23 settembre al Palazzo di Vetro. Basterebbe un'intesa "sui punti chiave della pace, anche se non definita all'ultima virgola", ha spiegato il titolare della Farnesina. Inoltre, Frattini giudica "importante" il tentativo di Washington di sollecitare le parti in causa per "spingerle verso la pace": "Abbiamo un'opportunità; ma se la perdiamo passerà molto altro tempo" prima che si ripresenti.

Ma il negoziato è anche un 'problema' di interlocutori; su questo punto Frattini – a nome dei Ventisette – non ha dubbi: ''L'Europa ha una posizione molto chiara nei confronti di Hamas. Noi lavoriamo con i governi e non con chi è nella black list delle organizzazioni terroristiche". A questo proposito il responsabile della Farnesina – che ieri ha incontrato il suo omologo siriano Walid Moallem – ha sottolineato che "la posizione siriana coincide con quella della Lega Araba", che definisce sia Hamas che Hezbollah forze di "resistenza all'occupazione israeliana".

Parlando infine dei colloqui di pace indiretti tra Siria e Israele, Frattini ha sottolineato l'importanza di "una copertura internazionale di questo dialogo" dal momento che "più è forte il consenso internazionale", maggiore sarà lo stimolo "per Siria e Israele di arriverare a un accordo".