VIENNA – Josef Fritzl, l'austriaco che ha chiuso la propria figlia in un bunker sotto la sua casa e dalla quale ha avuto sette figli, ha confessato allo psichiatra che lo segue in carcere di aver tenuto prigioniera anche la propria madre per 20 anni, fino alla morte di lei.

A quanto si legge sul 'Daily Mirror', l'uomo avrebbe voluto punire così la donna per averlo crudelmente maltrattato per anni. 'Mi picchiava finché non ero coperto di sangue – ha dichiarato il 74enne – non mi ha mai dato un bacio né mi ha mai coccolato'. All'epoca, il 1959, Fritzl aveva detto a tutti che la madre era morta, ma ora ha confessato che in realtà sarebbe deceduta nel 1980. ''L'ho chiusa in soffitta e poi ho murato tutte le finestre perché non potesse vedere mai più la luce''. Pochi anni dopo, nel 1984, Fritzl rinchiuse sua figlia in un bunker sotterraneo scavato sotto la sua casa di Amstetten. 'Non ho mai pensato a lei come a mia figlia, ma solo come mia compagna e moglie', ha dichiarato ancora l'uomo.