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Gheddafi: ‘Italia non darà basi Nato contro la libia’

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ROMA – Nessuna base Nato agli americani in caso di attacco contro la Libia. E' l'impegno assunto dall'Italia secondo quanto rivelato dal leader libico Muhammar Gheddafi in un discorso fatto domenica scorsa a Bengasi, ma il cui testo è stato diffuso solo oggi dall'agenzia ufficiale di stampa libica Jana.

L'impegno sarebbe contenuto nell'articolo 4 del Trattato di amicizia e cooperazione italo-libico sottoscritto sabato a Bengasi dal colonnello e dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Gheddafi nel suo intervento ha anche svelato un retroscena sulle trattative che avrebbero precedeuto la firma dell'intesa. I libici hanno insistito per includere tale salvaguardia militare. Il rais ha riferito di "lunghe discussioni" perché Roma voleva limitarsi a "non compiere aggressioni contro la Libia" mentre Tripoli voleva la garanzia che "l'America e la Nato non avrebbero usato basi in Italia".

Rivelazioni che hanno provocato immediatamente la replica di Palazzo Chigi. ''In relazione a quanto riportato oggi dall'agenzia di stampa libica Jana, circa il trattato firmato sabato scorso tra l'Italia e la Libia – si legge in una nota serale – si precisa che l'accordo fa, come è ovvio, salvi tutti gli impegni assunti precedentemente dal nostro Paese, secondo i principi della legalita' internazionale''.

Precisazioni, però, che non convincono il Partito democratico che chiede al Governo di riferire in aula. "La nota di palazzo Chigi non ci soddisfa – attacca il ministro ombra degli Esteri del Pd, Piero Fassino – è redatta in modo imbarazzato e reticente".

La 'grana' piomba in piena Festa democratica che, tra gli ospiti della serata, vede proprio il ministro degli Esteri Franco Frattini. Per il titolare della Farnesina il chiarimento "lo ha già dato palazzo Chigi".

"Noi abbiamo specificato con grande chiarezza che ci sono -dice Frattini- trattati internazionali che sono multilaterali e che restano, ovviamente. Ma c'è l'accordo con la Libia che prevede un reciproco impegno a non esercitare azioni di aggressione, cosa che l'Italia esclude categoricamente di poter fare".

Per Frattini non ci sono dubbi. "Questo è un trattato bilaterale e palazzo Chigi ha spiegato qual è la formula del nostro accordo. Non si possono rimettere in discussione tutti i trattati internazionali degli ultimi 20 anni".