"Apprendiamo dalla stampa che il responsabile di Confindustria aretina per l’ambiente si lamenta per l’eccessiva attenzione mediatica sui possibili rischi ambientali.
Si dipingono comitati, soggetti politici e istituzionali come elementi che disturbano lo sviluppo e il progresso rappresentando scenari di rischio ambientale.
In verità chiedere il rispetto delle normative e l’attuazione delle stesse per quanto riguarda i controlli relativi all’inquinamento e ai conseguenti rischi per la salute dei nostri concittadini, è una posizione di semplice buon senso, un dovere per chi ha incarichi istituzionali o rappresenta interessi diffusi come le associazioni ambientaliste.
Ci piacerebbe piuttosto uno sforzo in più da parte di tutti per garantire informazione e trasparenza a coloro che, vivendo in zone potenzialmente a rischio, spesso non hanno nemmeno il diritto di sapere quali sono le reali condizioni dell’ambiente che li circonda."