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‘Il Sindaco del Rione Sanità’ con Carlo Giuffrè

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AREZZO (Cortona) – La stagione di prosa del teatro Signorelli si prepara ad ospitare una leggenda del teatro italiano Carlo Giuffrè che porterà in scena martedì 29 gennaio “Il Sindaco del Rione Sanità”,la commedia in tre atti fu scritta da Eduardo De Filippo nel 1960.
Lo stesso Eduardo racconta che il protagonista della commedia prende spunto da un personaggio reale che viveva nel popolare rione Sanità di Napoli.
Il protagonista della commedia Antonio Barracano era riconosciuto dai meno abbienti, dai diseredati in un quartiere popolare di Napoli come loro “Sindaco” perché si era impegnato a proteggerli, a mettere pace con giustizia fra di loro senza ricorrere ai tribunali, dove, per la loro ignoranza e la loro povertà, non avendo “Santi in Paradiso”questa giustizia, forse, non l’avrebbero mai ottenuta.
Era quindi il protettore, una specie di Robin Hood, toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Anche questa volta Eduardo aveva previsto tutto; come in “Napoli milionaria” Gennaro Jovine dice a quelli che credono di godersi la libertà “…perché la guerra è finita è finito tutto!” “ No, voi vi sbagliate… la guerra non è finita… non è finito niente”. Lo diceva al finale del secondo atto della commedia scritta nel 1945.
“Oggi, dopo più di sessant’anni possiamo forse dire che la guerra è finita?, dichiara Carlo Giuffrè. No, purtroppo.” E così avviene nel Sindaco del Rione Sanità: l’autore fa dire al personaggio del dottore Fabio della Ragione (sempre in polemica col protagonista) “Voi vi sbagliate, mentre vi adoperate a mettere pace con giustizia, gli ignoranti continuano ad ammazzarsi come tanti conigli, come potete pretendere di portare a termine un’impresa così sproporzionata e assurda?” Questa commedia fu scritta nel 1960 e dopo quasi cinquant’anni è forse terminata l’assurda impresa? No, purtroppo. La camorra c’era anche cinquant’anni fa, ma aveva dei dogmi, delle regole, dei principi. Non si toccavano donne e bambini, c’erano i capi quartieri come Campoluongo, il vero sindaco del Rione Sanità che ha ispirato Eduardo. Io stesso l’ho conosciuto, sembrava un aristocratico, gentile ed educato.”
E’ sicuramente uno dei personaggi più complessi del Teatro di Edoardo.
Di Antonio Barracano il sindaco del Rione Sanità Eduardo disse: “E’ stato il mio ruolo preferito, è uno dei personaggi più interessanti che un attore possa desiderare”.
Oggi Giuffrè mette in scena questa commedia, mentre Napoli vive la tragedia della criminalità e dell’abbandono, come Eduardo aveva previsto che sarebbe avvenuto.
Ma Eduardo apre uno spiraglio alla speranza e fa dire, sempre a Fabio della Ragione (quando Barracano è convinto che con i suoi metodi abbiano termine le faide) “Le cose peggioreranno, usciranno i figli di don Antonio, i parenti di don Arturo, i compari, i comparielli, gli amici, i protettori e sarà una carneficina, una guerra, fino alla distruzione, però può darsi che da questa distruzione viene fuori un mondo migliore come lo sognava don Antonio meno rotondo, magari un poco più quadrato”. Questo speriamo tutti noi oggi e chissà che non si avveri, visto che Eduardo intuiva così bene gli avvenimenti futuri!
Con questo appuntamento ritorna anche l’iniziativa Vino e Teatro promossa dal Consorzio Cortona Vini DOC che presenterà al cast dello spettacolo, ed allo stesso Giuffrè, nonché al pubblico presente a Teatro una selezione dei grandi vini del Cortona Doc.