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‘Incontro all’Afganistan’ di Giuseppe Villarusso

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‘Incontro all’Afganistan’ di Giuseppe Villarusso

AREZZO – «Quando arrivi in Afganistan, constati che qui è tutto "più". Più polverose le strade, più magica la valle del Panshir, più devastanti le ferite da mine antiuomo, più efficienti e colorati gli ospedali di Emergency. E ti viene voglia di raccontarlo a tua volta a chi non ha ancora fatto questa esperienza. Quello di Giuseppe è uno sguardo curioso, rispettoso, empatico, sugli afgani e sui luoghi. O forse i luoghi, per quanto maestosi e scenografici, sono solo lo sfondo, perché a questo fotografo-non fotografo interessano in sommo grado le persone.» Così Teresa Sarti, presidente di Emergency, presenta "Incontro all'Afganistan". Questo il titolo del libro di Giuseppe Villarusso, appassionato di fotografia e viaggi, coordinatore dei volontari di Emergency sul territorio.

67 scatti, testimonianza diretta del suo viaggio di trenta giorni, tra giugno e luglio 2005, attraverso un paese, splendido e disperato, "denso di storia, arte e cultura" dove "cammina in ginocchio un popolo che quasi mai ha scelto il proprio futuro", dilaniato da "ripetuti e non voluti periodi di guerra, mentre avrebbe potuto vivere la sua storia senza interferenze, senza imposizioni e condizionamenti". Un paese in cui l'autore entra in punta di piedi, "ospite in un luogo che descrivono inospitale" per "guardare ma non toccare, parlare ma non gridare, proporsi ma non imporsi". Un libro per raccontare le storie di persone che, in una realtà poverissima con mille problemi, "seminano, coltivano, comprano e vendono fiori. In pieno deserto, ai bordi di una strada, in cima a una collina puoi vedere una casetta fatta di argilla circondata da un piccolo giardino fiorito".

Giuseppe Villarusso, milanese, fin dai primi anni '90 si è dedicato al volontariato e ha partecipato ad attività di sostegno umanitario per conto di alcune associazioni benefiche italiane. Dal 2004 è entrato stabilmente a far parte di Emergency in qualità di coordinatore dei volontari sul territorio. È appassionato di fotografia e viaggi.

Nei conflitti che hanno insanguinato l'Afganistan ci sono stati più di un milione e mezzo di morti e oltre sei milioni di profughi. Mezzo milione le vittime, tra morti e mutilati delle mine antiuomo. Emergency è presente nel paese dal 1999 e in questi anni ha curato più di un milione e mezzo di persone. I proventi di questo libro concorreranno a coprire i costi di mantenimento della clinica mobile di Shutul, un presidio sanitario organizzato da Emergency presso l'omonimo posto di primo soccorso, nel nord Afganistan. Il libro è reperibile, oltre che nelle principali librerie, anche presso i Gruppi territoriali di Emergency.