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Installazione impianti: novità e convegno

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AREZZO – Seminario della Cna sull’applicazione del nuovo Decreto che riordina le disposizioni in materia d’installazione degli impianti all’interno degli edifici. L’appuntamento è per il 7 maggio alle ore 16.30 presso la sede del Falea in via Calamandrei ad Arezzo.
Interverranno Ubaldo Manganelli, Presidente Unione Installatori e Manutentori Cna Arezzo; Manuela Franchi, Responsabile Servizio Artigianato della Camera di Commercio; Marco Carrescia, TNE (Tuttonormel) ed Enzo Odoardi, Ellisse s.r.l.
Il convegno arriva dopo un chiarimento ministeriale sul decreto che accoglie le osservazioni formulate da Cna. “I commenti del ministero – afferma Maurizio Baldi, responsabile di CNA installazione impianti – sembrano sostanzialmente accogliere le nostre ipotesi di soluzione ai numerosi problemi prodotti da quegli aspetti del provvedimento che, per la loro contraddittorietà, lasciavano aperte molteplici interpretazioni”.
In particolare, in merito all'ampliamento dell'ambito di applicazione della disciplina a tutte le tipologie di impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla loro destinazione d'uso, il ministero chiarisce che la norma impone di riconoscere a tutte le imprese regolarmente iscritte (che abbiano già svolto l'attività nelle categorie di edifici e per le tipologie di impianti sinora escluse dalla legge 46/90), il diritto di conseguire il riconoscimento dell'abilitazione all'esercizio delle attività per le lettere e le singole voci secondo l'iscrizione al registro imprese o all'albo delle imprese artigiane. Inoltre, nella nota ministeriale viene specificato che devono essere tutelate le posizioni pendenti di tutti quei soggetti che, alla data di entrata in vigore del decreto (27 marzo 2008), abbiano già maturato i requisiti tecnico-professionali secondo i termini e i criteri previsti dalla precedente disciplina, riconoscendo ai medesimi la relativa qualificazione necessaria all'esercizio di una impresa di installazione.
Un altro aspetto che aveva preoccupato le imprese era quello relativo all'introduzione del concetto di unicità di incarico per i responsabili tecnici a cui il dm 37/08 aveva imposto l'obbligo di svolgere tale funzione per una sola impresa. Il ministero, intervenendo sul problema, ha auspicato che la norma venga applicata con ragionevolezza e che le camere di commercio fissino un ragionevole lasso di tempo durante il quale i responsabili tecnici di più imprese possano scegliere per quale impresa continuare a esercitare questo incarico e le imprese che restano prive di un responsabile tecnico possano individuarne uno nuovo.
“E inoltre importante – conclude Baldi – che il Ministero, in relazione alla dichiarazione di conformità, abbia chiarito che la responsabilità dell'installatore è relativa esclusivamente agli interventi effettuati e che, in riferimento alla definizione di impianto di distribuzione e utilizzazione del gas, si ribadisca che l'impresa installatrice è responsabile solo delle parti dell'impianto effettivamente installate». Un chiarimento di grande rilevanza, anche alla luce dei dubbi di molti degli addetti ai lavori, viene infine fornito dal Ministero in ordine alla dichiarazione di rispondenza, a cui viene assegnata una funzione assimilabile a quella della dichiarazione di conformità. La dichiarazione di rispondenza, in buona sostanza, dovrà attestare che «l'impianto è conforme alle norme di sicurezza vigenti al momento della loro realizzazione ovvero del loro ultimo adeguamento previsto obbligatoriamente in base a norme sopravvenute”.