Home Politica La bandiera del Tibet esposta all’esterno del Palazzo Comunale

La bandiera del Tibet esposta all’esterno del Palazzo Comunale

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AREZZO – Un atto di indirizzo presentato dai consiglieri comunali Marco Tulli e Marco Paolucci (Sinistra Arcobaleno) ha portato in Consiglio Comunale la questione dei fatti tibetani che stanno attualmente insanguinando questa parte di mondo.
Marco Tulli, illustrando l’atto, ha ricordato l’annessione arbitraria del territorio tibetano da parte delle autorità cinesi e come i monaci buddisti, a cominciare dal Dalai Lama, abbiano sempre scelto di protestare in forma pacifica contro questa occupazione. “Nonostante la pratica della non-violenza della gente del Tibet, la Cina reagisce con metodi opposti, impedendo l’accesso della stampa libera e reprimendo brutalmente ogni protesta. Il silenzio dei governi mondiali sulla questione, dettato da motivi prevalentemente economici, dimostra come i diritti civili passino sempre in secondo piano di fronte a questo genere di considerazioni. Tutto ciò è inaccettabile”.
La proposta contenuta nell’atto di indirizzo è quella di innalzare la bandiera del Tibet sulla torre di Palazzo Comunale in segno di solidarietà con i monaci e la popolazione tibetana, a simboleggiare come per il Comune di Arezzo prevalgano invece i diritti civili e la solidarietà tra popoli piuttosto che gli interessi economici.
Il Segretario Comunale ha letto alcune norme precisando che: “Le bandiere degli Stati stranieri negli edifici pubblici possono essere esposte solo in occasione di incontri internazionali”. Aggiungendo tuttavia il caso di una risposta del Consiglio dei Ministri a un quesito sollevato da un Comune nella quale si dava l’avallo a esporre il vessillo di un movimento ma non accanto alle bandiere nazionale ed europea.
Nel dibattito sono intervenuti Luigi Triggiano, Francesco Francini, Raffaello Giorgetti, il Sindaco Giuseppe Fanfani, tutti a favore di un segno di solidarietà e per trovare una soluzione che non violi alcuna norma.
Il Consiglio Comunale ha così deciso all’unanimità, con 29 voti favorevoli, di “esporre immediatamente il vessillo del Tibet all’esterno del Palazzo Comunale fino al termine delle Olimpiadi”.
Viva soddisfazione è stata espressa al termine della votazione dai consiglieri comunali Marco Tulli e Marco Paolucci per i quali “il Consiglio Comunale ha dato un segnale importante a dimostrazione che per gli eletti della città di Arezzo le considerazioni di natura umanitaria e di libertà valgono più di quelle economiche. L’importanza dell’esposizione del vessillo, pur se simbolica, assume una valenza significativa proprio in virtù di questo simbolismo che risponde tra l’altro agli insegnamenti e al carattere tipici del popolo tibetano”.