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La rappresentazione del mondo attraverso gli occhi della scena

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AREZZO – Il tema vuole continuare ad approfondire, in termini teorici e pratici, il rapporto fra teatro e società contemporanea, analizzato attraverso diversificate esperienze teatrali.
LA RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA SCENA si collega idealmente ai due anni precedenti dedicati, rispettivamente, a L'ARTE DELLO SPETTATORE e a TEATRO E COMUNITA'.
Lo sforzo è quello di interrogarsi sul senso del fare teatrale nel nostro tempo in stretto rapporto con le nuove generazioni; il tema, in particolare, sarà affrontato in relazione al mondo della scuola ma anche rispetto ai diversi luoghi e ai diversi linguaggi in cui l’esperienza del teatro si è articolata negli ultimi decenni.
Possono ancora le arti sceniche rappresentare il mondo di oggi? Un mondo difficile da contenere simbolicamente, inedito, complesso, interconnesso, globalizzato. E attraverso quali linguaggi? e quali contenuti? Una discussione analoga si è sviluppata recentemente a livello nazionale sul cinema italiano odierno.
Questo tema generale sarà svolto da più ospiti (artisti e intellettuali) nel corso di incontri seminariali e conferenze al Teatro Pietro Aretino organizzate insieme al Comune di Arezzo.
Il riferimento è al breve intervento di Brecht dal titolo È possibile esprimere il mondo d’oggi per mezzo del teatro, contributo scritto nel maggio 1955 in occasione di un dibattito sollecitato da Durrenmatt. Brecht – sostenuto dalla sua utopia comunista – concludeva affermando che “il mondo d’oggi può essere espresso anche per mezzo del teatro, purché sia visto come un mondo trasformabile”.

Luogo: Teatro Pietro Aretino di Arezzo, Via della Bicchieraia, 32
Periodo: gennaio-marzo 2008

Il corso – rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado ma anche agli operatori teatrali del nostro territorio – offre una serie di opportunità formative:

1) SEMINARI COLLETTIVI
2) INCONTRI
3) SEMINARI INTENSIVI D’APPROFONDIMENTO
4) RAPPRESENTAZIONI COLLEGATE AL CORSO DI AGGIORNAMENTO
PROGRAMMA

1) SEMINARI COLLETTIVI

– MARTEDÌ 15 GENNAIO, ORE 17 – 19
È possibile esprimere il mondo d’oggi per mezzo del teatro?
Giornata inaugurale con:
Emanuela Caroti, Assessore alla cultura della Provincia di Arezzo
Camillo Brezzi, Assessore alla cultura del Comune di Arezzo
Giorgio Testa, Centro Teatro Educazione dell’ETI
Gianfranco Pedullà, Rete Teatrale Aretina

– MERCOLEDÌ 23 GENNAIO, ORE 17 – 19
Emilio Pozzi, I TEATRI DELLA DIVERSITA’
intervento di Piero Cherici

– MERCOLEDÌ 30 GENNAIO, ORE 17 – 19
Patrizia Mazzoni, I LINGUAGGI DEL TEATRO NELLA SCUOLA
intervento di Luca Ricci

– MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO, ORE 17 – 19
Stefano Massini, RACCONTARE IL MONDO DI OGGI

– MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO, ORE 17 – 19
Bruno Rossi, I RAGAZZI SELVAGGI FRA NATURA E CULTURA
intervento di Roberto Donati su L’enfant sauvage di François Truffaut
(titolo provvisorio)

– MERCOLEDÌ 5 MARZO, ORE 17 – 19
Maurizio Alfonso Iacono, L’UNITÀ CREDERE E NON CREDERE: VERITÀ, ILLUSIONE, INGANNO

– GIOVEDÌ 13 MARZO, ORE 17 – 19
Massimo Schuster, IL GRANDE RACCONTO DELLE MARIONETTE

2) INCONTRI
a cura di Andrea Biagiotti (Comune di Arezzo) – Teatro Pietro Aretino

– giovedì 7 febbraio, ore 17,30
Eugenio Allegri, NOVECENTO di Alessandro Baricco

– giovedì 14 febbraio, ore 17,30
Sandro Lombardi, UCCELLI di Aristofane

– giovedì 20 marzo, ore 17,30
Gianfranco Pedullà, ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett

3) SEMINARI INTENSIVI DI APPROFONDIMENTO

– DIDATTICA DELLA VISIONE 1
Arezzo, I RAGAZZI SELVAGGI
a cura di Ivana Conte (ETI di Roma) e Gianfranco Pedullà
rivolto agli insegnanti delle scuole medie
giovedì 26 e venerdì 27 marzo ore 16 – 19

– DIDATTICA DELLA VISIONE 2
Arezzo, IL PICCOLO PRINCIPE
a cura di Giorgio Testa e Gianfranco Pedullà
rivolto agli insegnanti delle scuole elementari
lunedì 14 e mercoledì 16 aprile ore 16 – 19

– Bibbiena, Teatro Dovizi, a cura di Alessandra Aricò (NATA)

– Sestino, Teatro Cavallini, a cura di Luca Ricci (CAPOTRAVE)

Nota: I calendari non ancora segnalati verranno comunicati in seguito, o in occasione del primo incontro (15 gennaio).

4) RAPPRESENTAZIONI COLLEGATE AL CORSO DI AGGIORNAMENTO

– sabato 2 febbraio, ore 21 – Teatro di Bucine
PROCESSO A DIO di Stefano Massini con Ottavia Piccolo

– mercoledì 12 marzo, ore 21 – Teatro Pietro Aretino
L’ULTIMO GUERRIERO di e con Massimo Schuster

– venerdì 7 marzo a Bucine, ore 21 – Teatro di Bucine
– martedì 15 aprile, ore 21 – Teatro Pietro Aretino
IL PICCOLO PRINCIPE a cura delle Officine della Cultura

– mercoledì 26 marzo, ore 21 – Teatro Pietro Aretino
GLI ENIGMI DI KASPAR HAUSER da Peter Handke
cantiere/laboratorio a cura del Teatro popolare d’arte e della Rete Teatrale Aretina

QUOTA DI ISCRIZIONE:
€ 20,00 (l’iscrizione dà diritto ad un biglietto omaggio per uno spettacolo delle stagioni teatrali promosse dai Teatri aderenti alla RETE TEATRALE ARETINA).

Per ulteriori informazioni: Rete Teatrale Aretina telefono 0575/27961 – e-mail [email protected] e chiedere di Marzia Poggioni, Barbara Laurenzi, Alessandra Stanghini.

NOTE BIOGRAFICHE:

Giorgio Testa è psicologo, formatore ed esperto di teatro. Ha svolto attività di ricerca e formazione sui temi dell’inconscio nella pratica educativa, della creatività, della didattica della lettura. Ha diretto la rivista Cooperazione Educativa dal 1980 al 1985. Negli ultimi venti anni, come consulente dell’Ente Teatrale Italiano (ETI), ha coordinato numerosi progetti di ricerca sul teatro educativo e sociale. Ha ideato e dirige da circa tredici anni il Centro Teatro Educazione (CTE) struttura che all’interno dell’ETI si occupa espressamente di educazione al teatro nelle sue dimensioni di linguaggio specifico, di spettacolo da vedere, di esperienza di comunicazione e espressione. Da alcuni anni collabora come tutor ai corsi di aggiornamento organizzati dalla Rete Teatrale Aretina.

Bruno Rossi è professore ordinario di Pedagogia generale alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e delegato del rettore per l'Orientamento. Autore dei volumi Sviluppo professionale e processi di apprendimento (Carocci, 2005), Il sé e l'altro, Per una pedagogia dell'incontro (La Scuola, 2003), L'educazione dei sentimenti, Prendersi cura di sé, prendersi cura degli altri (Unicopli, 2004), Pedagogia degli affetti (Laterza 2002).

Alfonso Maurizio Iacono professore ordinario di Storia della filosofia politica e dal 2003 Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Pisa. Collabora da anni alle pagine culturali del quotidiano Il Manifesto. e di numerose riviste, ha pubblicato tra l'altro: Il borghese e il selvaggio (Milano 1982), Teorie del feticismo (Milano 1985), L'evento e l'osservatore (Bergamo 1987), Le Fetichisme. Histoire d'un concept (Paris 1992). Negli ultimi tempi si è occupato a fondo del rapporto tra teatro e conoscenza.

Emilio Pozzi , nato a Milano, ha lavorato in Rai per molti anni,cominciando al Giornale radio come radiocronista a Milano, poi a Roma( alla direzione della Ricerca e sperimentazione programmi e infine a Torino. E’ stato anche corrispondente della radio Svizzera di Lugano. Ha realizzato molti documentari radiofonici. Alla Facoltà di sociologia dell’Universìtà Carlo Bo, di Urbino per più di vent’anni docente di Storia del teatro e dello spettacolo. All’Università di Milano Bicocca (Facoltà di Sociologia) ha curato un master su ”La radio e la storia” Dirige la rivista Teatri delle diversità e la collana Quaderni per la memoria. Ha curato , tra l’altro, le Mostre “ La radio , storia di sessantanni (Torino , Spoleto, Napoli, Bari nel 1984) e “ Oltre il villaggio globale” alla Triennale di Milano, nel 1995. Tra i volumi pubblicati “ Sociologia dello spettacolo teatrale”- con Bernardo Valli -,” Enzo Ferrieri: la radio! La radio?La radio!”,”Arti e Resistenza”. È stato il biografo di Paolo Grassi e ha recentemente pubblicato un libro su Edoardo De Filippo.
Stefano Massini è drammaturgo e regista. E' nato nel 1975 a Firenze, Italia, dove vive come drammaturgo indipendente. Il lavoro di Massini comprende: Memorie del Boia, 200; La fine di Shavuoth, 2004; L'odore assordante del bianco, 2005; Processo a Dio, 2005; La gabbia ovvero figlia di Notaio, 2005. Egli ha vinto il maggiore premio italiano per la nuova drammaturgia: il Premio Pier Vittorio Tondelli al Premio Riccione 2005. In più, ha vinto numerosi altri premi per giovani autori. I suoi testi sono stati di recente apprezzati e interpretati da alcuni dei più importanti attori e registi italiani. Massini ha anche tradotto Shakespeare e adattato per il teatro molti famosi romanzi e racconti. La Giuria del Premio Pier Vittorio Tondelli – presieduta da Franco Quadri – ha lodato unanimemente la sua scrittura "chiara, tesa, di rara immediatezza espressiva, che riesce a darci anche visivamente il tormento dei personaggi con feroce immediatezza drammatica". I suoi testi sono tutti incentrati sui temi della solitudine, delle paure, della ricerca di felicità e di un senso della vita, con una particolare passione per la storia e per la rilettura in chiave teatrale di famose biografie di artisti.
Massimo Schuster è nato a Lodi nel 1950. Diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro nel 1969, ha fatto parte per cinque anni della troupe del Bread and Puppet Theatre di Peter Schumann. Dal 1975 vive a Marsiglia, dove dirige il Théatre de l’Arc-en-Terre. Marionettista, regista, attore, i suoi spettacoli sono stati rappresentati in più di cinquanta paesi d’Europa, Asia, Africa e America, talvolta il luoghi improbabili come l’isola del Borneo, altre volte nel quadro di numerosi festivals internazionali. Ha fatto regie in Francia, Belgio, Polonia, Bosnia ed Etiopia. Ha creato quattro spettacoli con Enrico Baj (Ubu roi, Iliade, Le bleu blanc rouge et le noir e Roncisvalle!). Autore di numerosi articoli sul teatro di figura, ha insegnato alla Scuola Nazionale Superiore delle Arti della Marionetta di Charleville-Mézières, Francia. È Presidente dell’UNIMA.