AREZZO – In apertura dei suoi lavori, il consiglio provinciale ha dedicato la sua attenzione alla vicenda Buitoni con una comunicazione del Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. "Sono in costante contatto sia con le organizzazioni sindacali che con il sindaco di Sansepolcro – ha detto Ceccarelli. La decisione della vendita dello stabilimento di Sansepolcro è accompagnata dall’adempimento alla richiesta che avevamo fatto già un anno fa, quella di tenere unito il marchio con lo stabilimento. La presenza di Mediobanca e le caratteristiche richieste all’acquirente rendono meno amaro questo boccone. Se l’interlocutore che prenderà in mano lo stabilimento sarà un gruppo del settore con la volontà di rilanciare la produzione potrebbe scaturire una nuova stagione per i lavoratori", ha concluso il Presidente della Provincia. Sul punto sono intervenuti il consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli, che ha manifestato soddisfazione perché quanto detto e fatto in passato in consiglio provinciale è stato pienamente raccolto dal Presidente. "C’è una prospettiva nuova, la scelta dell’acquirente sarà fatta in base non solo al prezzo ma anche al piano industriale", ha affermato Marcelli. Il consigliere di Alleanza Nazionale Riccardo Marzi, che è anche Presidente della Comunità montana della Valtiberina, ha ringraziato Ceccarelli per la comunicazione che ha definito "precisa e aggiornata sui fatti. La Buitoni è una sicurezza industriale per la Valtiberina, da lì sono nate storie anche di capitalismo nazionale. Siamo in un clima di fiduciosa attesa ma ci sono anche preoccupazioni di fondo. All’orizzonte c’è infatti un mercato del settore in crisi". Il consigliere del Partito Democratico Roberto Rossi ha sottolineato come "fin da subito il Presidente della Provincia si è impegnato a seguire questa questione. Questa volta l’azienda ha seguito una via maestra individuando con chiarezza un percorso e non mettendo tutti davanti al fatto compiuto. E’ necessaria comunque la massima attenzione e vigilanza perché non si tratta solo della vendita di un impresa, ma della storia industriale del territorio e del destino di 500 famiglie". A concludere il dibattito sulla Buitoni è stato il consigliere di Rifondazione Comunista Mirco Meozzi che si è detto meno fiducioso rispetto agli interventi precedenti. "Ho delle grosse perplessità, voglio soprattutto che venga salvaguardata l’occupazione. Solo quando avremo queste certezze potremo essere soddisfatti", ha concluso il consigliere di Rc.