Home Attualità Lettera aperta del rettore dell’Università di Siena

Lettera aperta del rettore dell’Università di Siena

0

"Caro Tarchi,
sono rimasto sorpreso delle sue dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano “La Nazione”.
Avevamo già condiviso la necessità di incontrarci per discutere di tutte le questioni relative al Centro di Geotecnologie e per definire i contenuti di una nuova convenzione tra l’Università di Siena e l’Amministrazione comunale.
Nonostante la difficile situazione finanziaria dell’Ateneo, non viene meno il mio impegno per garantire il consolidamento del Centro, una struttura di eccellenza nata grazie all’importante contributo economico della sua Amministrazione e che qualifica la nostra Università con le sue varie attività scientifiche, di consulenza e didattiche.
Per quanto riguarda proprio la didattica, è stata avviata dalla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali la procedura di istituzione della laurea in Geologia applicata e Geotecnologie, in sostituzione della precedente laurea specialistica in Geologia applicata. L’effettiva attivazione ­ come lei sa – è però subordinata alla presenza di un numero minimo di docenti, imposto dalla normativa ministeriale. Ho apprezzato, in tal senso, la disponibilità della Regione a garantire la copertura finanziaria di alcuni posti di ricercatore, che permetterebbero al Centro di Geotecnologie di disporre della docenza necessaria a questo corso di studi.
Nonostante la decisione di chiudere la laurea triennale in Geotecnologie, decisione presa con grande rammarico ma inevitabile rispetto alle indicazioni di legge, rimangono immutati l’interesse e la volontà dell’Ateneo senese di essere presente in Valdarno, con percorsi formativi di qualità.
La situazione interna alla nostra Università e le nuove indicazioni di legge descrivono un quadro assai complesso. Anche per questo avevo già manifestato l’intenzione di aprire un tavolo di concertazione per arrivare quanto prima a una modifica della convenzione stipulata tra l’Ateneo e il Comune di San Giovanni Valdarno, che prevedeva la laurea triennale, ora disattivata. Un tavolo al quale riterrei opportuno partecipassero anche rappresentanti della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana, pur ricordando che le decisioni sull’attivazione dei corsi rimangono di competenza dei Consigli di facoltà.
Un cordiale saluto.
Silvano Focardi"