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Maggiore impegno per l’edilizia

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AREZZO – CNA Costruzioni ha inviato alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale un documento per sollecitare un impegno esplicito per lo sviluppo e la qualificazione del settore edile.
“Nel settore delle costruzioni – precisa Tiziano Ranieri Presidente CNA Costruzioni Arezzo – lavorano quasi 2 milioni di persone, che rappresentano l’8,4% di tutti i settori economici e che negli ultimi anni hanno visto un incremento del 32,1%, rispetto al 13,1% del resto dei comparti. Nel 2007, per la prima volta dopo quasi dieci anni di crescita, il settore delle costruzioni ha registrato un arretramento (-0,2). È quindi necessario adottare rapidamente misure efficaci che consentano di eliminare gli ostacoli che impediscono la ripresa dello sviluppo delle imprese edili”.
Tra le priorità sollecitate da CNA Costruzioni, la necessità di definire una regolamentazione per l’accesso al settore (una proposta di legge in tal senso era stata presentata nella scorsa legislatura dal deputato Gonario Nieddu ex presidente nazionale di CNA). Dai dati di Unioncamere del 2007 emerge una crescita senza regole che vede arrivare sul mercato, assieme ad operatori qualificati, altri che si improvvisano imprenditori edili visto che per tale attività basta la semplice iscrizione alla Camera di Commercio.
“Occorre introdurre – sottolinea il Presidente Ranieri – modalità d’ingresso incentrate sulla formazione e l’esperienza professionale, che salvaguardino le imprese qualificate e i committenti. Altro aspetto essenziale è il rilancio del mercato delle piccole e medie imprese che è stato sensibilmente limitato dalla Legge Obiettivo, anche attraverso un esasperato e spesso artificioso accorpamento degli appalti. Si richiede che sia normativamente previsto, nella realizzazione delle grandi opere, l’affidamento obbligatorio di una quota dei lavori alle pmi e che vengano definite strategie efficaci per la sicurezza e la tutela delle condizioni di lavoro nei cantieri, semplificando la miriade di adempimenti a carico delle imprese edili che sono oggi obbligate a conservare in cantiere fino a 122 documenti e sono soggette a controlli ed ispezioni di 19 organi di vigilanza”.
Un’altra richiesta riguarda il superamento delle anomalie del sistema degli appalti pubblici per mantenere i livelli di qualificazione ampliando l’arco temporale di valutazione dei lavori e prendendo in esame gli ultimi 10 anni.
Cna Costruzioni inoltre ritiene opportuno rilanciare politiche per la casa, sostenere una politica urbanistica moderna e compatibile con l’ambiente, incentivare la riqualificazione dei centri urbani, ed eliminare, o almeno modificare, il balzello costituito dalla cosiddetta “tassa sulle gare”.
“Anche a livello locale – conclude Ranieri – i candidati dovranno comprendere l’importanza delle nostre proposte, chi ci rappresenta in Parlamento si deve far carico delle istanze che partono dal territorio, è necessario che le esigenze delle piccole e medie imprese trovino orecchi capaci di ascoltare, in modo da non trascurare la voce di quella parte economica che è il vero motore dell’economia italiana”.