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Nobel Medicina a ‘padri’ Aids ed effetti papillomavirus

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Nobel Medicina a ‘padri’ Aids ed effetti papillomavirus

ROMA – Ad aggiudicarsi il Nobel 2008 per la medicina sono tre scienziati europei autori di due scoperte chiave per la salute umana: il tedesco Harald zur Hausen, per aver dimostrato che "il Papillomavirus umano causa di carcinoma della cervice"; e i francesi Francoise Barrè-Sinoussi e Luc Montagnier, per la loro scoperta dell'Hiv. I vincitori sono appena stati annunciati dall'assemblea per i Nobel del Karolisnka Institutet.

Al tedesco Hausen andrà metà dell'importo del premio (pari a 10 mln di corone svedesi, cioé 1 mln e 22 mila euro circa), mentre l'altra metà sarà divisa in parti uguali tra la Barré-Sinoussi e Montagnier. Quest'anno le scoperte 'da Nobel' hanno come protagonisti "due virus che causano gravi malattie nell'uomo", hanno sottolineato gli specialisti della Nobel Assembly in corso al Karolinska Institutet di Stoccolma.

Zur Hausen, in particolare, "è andato contro corrente", postulando che il Papillomavirus umano causasse il cancro alla cervice. Un'idea che lo ha guidato per oltre 10 anni, negli studi di differenti tipi di Hpv e nelle indagini sul legame del microrganismo con il genoma dell'ospite. Lo studioso ha dimostrato che l'Hpv-Dna potesse esistere in uno stato non produttivo nei tumori e che potesse essere rilevabile attraverso specifiche ricerche mirate al Dna virale. Lo scienziato tedesco ha scoperto che dietro l'Hpv c'era, in realtà, una famiglia di virus eterogenei. E che solo alcuni tipi causavano il tumore nell'uomo. "La sua scoperta – affermano gli studiosi dell'Assemblea dei Nobel – ha portato alla caratterizzazione della storia naturale dell'infezione, alla comprensione dei meccanismi della cancerogenesi indotta dall'Hpv e, alla fine, allo sviluppo di vaccini profilattici contro il Papillomavirus".

La Barré-Sinoussi e Montagnier sono stati premiati per "aver scoperto l'Hiv. La produzione virale è stata identificata – si ricorda nelle motivazioni del premio – nei linfociti dei pazienti con linfonodi allargati nei primi stadi dell'immunodeficienza acquisita, e nel sangue di pazienti con la malattia in fase avanzata". Gli scienziati "hanno caratterizzato questo retrovirus come il primo lentivirus umano noto, basandosi sulle sue proprietà morfologiche, biochimiche e immunologiche". L'Hiv distrugge il sistema immunitario a causa della massiccia replicazione del virus e del danno cellulare ai linfociti. La scoperta dei due scienziati francesi ha aperto la strada "alla comprensione della biologia della malattia e al suo trattamento antiretrovirale", si sottolinea nella motivazione.

Una vita, la loro, spesa dunque nella lotta ai virus. Questo il 'fil rouge' che unisce le lunghe carriere di Hausen, 72 anni, Barré-Sinoussi e Montagnier, rispettivamente 61 e 76 anni, 'padri' del virus dell'Aids Hiv.

Articlolo scritto da: Adnkronos