AREZZO – Dichiarazione del consigliere comunale Pilade Nofri (Pd): “In occasione dell’ampliamento del nuovo Centro Affari di Arezzo, struttura che raggiungerà una dimensione di circa 20.000 metri quadrati in maggioranza espositivi, che farà parte di uno dei tre poli fieristici della Toscana, vorrei suggerire a tutti gli organi competenti, istituzioni, Camera di Commercio, soggetti privati, un mio pensiero. Il fatto stesso che la regione abbia stabilito solo questi tre poli, è doveroso che tali strutture, compresa la nostra, nascano da intese territoriali. Mi viene da domandare se per il Centro Affari non sia possibile fare come è stato compiuto da Aisa, cioè l’intesa con le province di Siena e Grosseto, o da Coingas-Eta 3 che si è legata con altre realtà. Prima di tutto si raggiungerebbe una ripartizione dei costi. Secondo: associare le risorse di tre province per veicolare i nostri prodotti, assumerebbe notevole rilevanza con un ritorno d’immagine di carattere non prettamente locale. Un’importante parte della Toscana, troverebbe infatti un luogo di rappresentanza.
In attesa che si completi questa struttura, se si realizzasse l’ipotesi di accordi forti, vorrei che fossero poi trovati professionisti capaci di far decollare questo centro espositivo, dando risposte a tutta quella categoria di imprenditori che la Toscana meridionale vanta come proprio patrimonio economico e che hanno bisogno di sostegno e concertazione con il mondo istituzionale per l’attuale difficoltà di penetrare i mercati nella società globalizzata.
Posso affermare che tanti colleghi del mondo dell’imprenditoria sono disponibili a dibattere e portare il loro contributo per la riuscita di questa operazione ritenuta di assoluta necessità”.