MOSCA – Le autorità inquirenti russe escludono che a far precipitere il Boeing 737-500 dell'Aeroflot in volo fra Mosca e Perm alle prime ore di ieri sia stato un attentato terroristico. La tragedia aerea in cui hanno perso la vita 88 persone è stata provocata dal guasto al motore destro e quindi da un incendio. Ciò che non è ancora possibile escludere del tutto è il possibile errore del pilota.

Il ministro dei Trasporti Igor Levitin ha precisato di non avere elementi per poter sostenere l'ipotesi dell'attentato, ventilata dal direttore dell'Aeoroflot nella giornata di ieri. Una eventualità che aveva trovato eco anche per la presenza a bordo dell'aereo dell'ex comandante delle forze russe in Cecenia durante la seconda guerra di Mosca contro la repubblica caucasica, il generale Gennedy Troshev.