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Sicurezza in città, prime decisioni operative della Consulta

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Prima seduta operativa della Consulta per la sicurezza della città di Arezzo con presidente e vice presidente rispettivamente Franco Barbagli e Pasquale Macrì.
Tra le decisioni prese, la richiesta di rappresentare al Consiglio Superiore della Magistratura l’esigenza della cittadinanza di vedere subito ricoperte le due principali magistrature vacanti. Da tempo Arezzo non ha infatti un Presidente di Tribunale e soprattutto, per quel che concerne la sicurezza, un Procuratore della Repubblica: per ciò che concerne quest’ultima carica viene auspicato che il nuovo capo della Procura possa garantire un’effettiva presenza e instaurare una collaborazione con la Consulta.
Sul tema di attualità della prevenzione del fenomeno dell’alcolismo fra i giovani, la Consulta ha deciso di convocare le associazioni dei commercianti e degli esercenti dei locali per chiedere innanzitutto che nel biglietto d’ingresso non sia più compresa la consumazione; che nei locali stessi siano obbligatoriamente presenti distributori di acqua; che sia valutata l’ipotesi di consegna di un gettone assieme alla bevanda per prevenire l’abbandono di bicchieri e bottiglie fuori dai locali nel centro storico. Al momento della riconsegna del vuoto e del gettone, sarà restituita la corrispondente moneta.
La Consulta valuterà inoltre con le associazioni di volontariato e il servizio civile la possibilità di inserire in attività di vigilanza pensionati o anziani già appartenenti alle forze dell’ordine che si rendono disponibili a questo servizio consentendo così ai vigili urbani di svolgere più compiutamente i loro ruoli istituzionali.
Saranno poi attivati uno studio conoscitivo su fenomeni di devianza e sicurezza con le moderne tecniche del rilevamento a campione, più efficaci e meno costose delle mappature totali, e nelle scuole comunali un corso di educazione civica in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili e il Provveditorato agli Studi.
Nelle prossime riunioni, la Consulta prenderà in esame ulteriori istanze già individuate per le quali necessita il perfezionamento dell’iter tecnico-burocratico.