AREZZO – Dichiarazione del consigliere comunale Marco Paolucci (Rifondazione Comunista): «La sentenza su San Polo, con l’assoluzione di uno degli ultimi esecutori materiali della strage, ha provocato costernazione e perplessità. I militari nazisti compirono l’eccidio di partigiani che combattevano per restituire la libertà e la democrazia al nostro paese dopo venti anni durante i quali la dittatura fascista aveva governato con ogni genere di sopruso e stava concludendo la sua tragica vicenda con la vergognosa alleanza accanto alla Germania.
È bene sottolineare che, anche se per la ‘giustizia’ dei tribunali non esistono colpevoli, per la Storia questi ultimi esistono e hanno nomi e cognomi: nazisti e fascisti, Mussolini e Hitler.
Oggi, in un pericoloso clima di recrudescenza, questi stessi personaggi e i loro simboli stanno tornando di stringente attualità, innalzati da persone che ambiscono a colpire il diverso, chiunque esso sia, eseguire nuove spedizioni punitive, magari ribattezzate ‘ronde’, innalzare parole d’ordine che pensavamo scomparse per sempre.
Se anche il soldato tedesco non ha subito alcuna condanna, a livello politico e culturale ci sentiamo noi in dovere di condannare nazi-fascisti di un tempo e nazi-fascisti di adesso, consapevoli che i valori che la Storia mai riproverà sono quelli di libertà, giustizia, tolleranza, rispetto, democrazia. Gli stessi di chi a San Polo venne trucidato vigliaccamente».