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Subbiano: 18 aperture domenicali all’anno per i negozi

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Subbiano: 18 aperture domenicali all’anno per i negozi

AREZZO – Anche Subbiano trova finalmente l’attesa regolamentazione delle aperture domenicali e festive, al pari degli altri trentotto Comuni della provincia. Da oggi (mercoledì 28 maggio 2008), le attività commerciali del territorio comunale di Subbiano potranno osservare l’apertura straordinaria facoltativa per un totale di diciotto domeniche all’anno, oltre a quelle di dicembre (per le quali la legge consente l’apertura indiscriminata), di norma la terza e la quarta di ogni mese eccezion fatta per luglio ed agosto, per i quali non è prevista alcuna facoltà di apertura.
È questa la soluzione che mette la parola fine alla vivace polemica sulle aperture festive e domenicali indiscriminate tollerate finora dall’Amministrazione Comunale, a dispetto di quanto stabilito dalla legge Bersani, che prevede non più di otto aperture domenicali all’anno da gennaio a novembre, salvo diversa concertazione fra le parti sociali.
Ed era proprio questo il punto: in pressoché tutti gli altri Comuni, le associazioni dei commercianti e le organizzazioni sindacali hanno concordato soluzioni che consentono maggiori aperture, comunque disciplinate e coordinate, mentre a Subbiano, nonostante diverse sollecitazioni, non si era mai giunti ad un accordo in materia.
Oggi, seppure con qualche ritardo di troppo, su sollecitazione della parti sociali il Sindaco di Subbiano ha emanato un’ordinanza, che entra in vigore a partire dal prossimo 1° di giugno ed è destinata a riordinare il caos finora vigente. A partire dal prossimo mese, quindi, gli operatori commerciali subbianesi potranno restare aperti per un massimo di diciotto domeniche all’anno (solo la terza e la quarta di ogni mese salvo luglio e agosto, in cui dovranno sempre stare chiusi, e dicembre, in cui invece potranno sempre restare aperti).
Moderata la soddisfazione tra le categorie economiche, che avrebbero voluto una soluzione più rapida del contenzioso, e le organizzazioni sindacali, che giudicano eccessive le diciotto domeniche e avrebbero preferito piuttosto non oltrepassare la soglia delle quindici, come avviene per esempio a Bibbiena o in altri Comuni.