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Terrorismo, da al-Qaeda un manuale per autobombe senza kamikaze

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DUBAI – 'Come usare un'autobomba senza ricorrere all'uso dei kamikaze': è questo il titolo dell'ultimo manuale jihadista diffuso oggi in uno dei forum islamici in Internet vicini ad al-Qaeda. Il manuale, lungo 13 pagine, è firmato da un membro dei forum presenti online che si fa chiamare Abu Abdullah al-Qureishi e ha come obiettivo quello di insegnare ai nuovi terroristi o ai mujahidin fai da te come poter costruire e lanciare contro un obiettivo un'autobomba comandata a distanza.
''Questo mio lavoro è un regalo che offro alla nazione islamica – si legge nell'introduzione – e in particolare allo sceicco Osama Bin Laden. L'obiettivo è quello di essere quanto più chiari ed esaurienti, e abbiamo diviso questa ricerca in due settori: quella elettronica e quella meccanica''. Nella parte elettronica il manuale mostra diversi schemi e insegna come usare un congegno radiotelecomandato per inviare imput verso un ricevitore piazzato all'interno dell'auto. ''Per quanto riguarda il comando a distanza, se ti trovi in uno dei paesi del nemico e vuoi eseguire un attentato con un'autobomba puoi usare i circuiti che si usano sugli aerei controllati a distanza che trovi sul mercato – spiega -. Se ti trovi invece nelle terre del Jihad, allora devi fabbricarti da solo i circuiti elettrici e l'apparecchio che invia e riceve il segnale''.
Viene quindi mostrato uno schema che riguarda l'uso dei codificatori dei segnali 'Dtmf'. Si invitano poi gli aspiranti terroristi a usare i sistemi di comando a distanza usati solitamente per i velivoli di ricognizione senza pilota. Nella parte meccanica vengono mostrati invece alcuni pistoni che, collegati alla parte elettrica, dovranno spingere l'acceleratore o il freno in base agli impulsi inviati con il radio comando. Le figure mostrano anche come modificare il volante e il sistema di accensione.
Nel manuale non viene spiegato da dove nasca l'esigenza di compiere attentati di questo genere senza l'uso di kamikaze, ma la penuria di aspiranti 'martiri' registrata tra le fila di alcune cellule di al-Qaeda, come quella irachena o algerina che spingono i terroristi a immolare donne e bambini, unita alla scarsa popolarità di questo genere di attentati tra gli arabi, potrebbero esserne la causa.