DENVER – Circa 5mila delegati si riuniscono da oggi fino a giovedì a Denver, in Colorado, per la convention del partito democratico che formalizzerà la candidatura di Barack Obama (nella foto) alla Casa Bianca. La sfida che attende il senatore nero dell'Illinois, che terrà un atteso discorso d'investitura nell'ultimo giorno della kermesse (giovedì 28 agosto) consisterà nel ricompattare il partito dopo le ruggini della lunga e dura campagna delle primarie.
Sono circa 15mila i giornalisti accreditati, provenienti da tutto il mondo, che seguiranno i lavori della convention democratica. Non mancano star di Hollywood e della tv, come la regina dei talk-show Oprah Winfrey che ha affittato una villa da 50mila dollari nella città del Colorado. Si tratterà, inoltre, di un primo importante banco di prova per il ticket presidenziale Obama-Biden, fresco di annuncio e debutto pubblico avvenuto sabato a Springfield (Illinois), con cui il candidato democratico punta ad estendere il bacino del suo potenziale elettorato.
Tutti i principali discorsi ed eventi che si tengono al 'Pepsi Center' di Denver saranno accessibili su Internet, a partire da quello con cui stasera Michelle Obama aprirà ufficialmente la convention che dovrà incoronare il marito: alla possibile prima first lady afroamericana, che è stata più volte criticata per la sua eccessivo spirito battagliero, è stato affidato il compito di lanciare un messaggio di unione, dal titolo appunto 'One Nation'.
E domani arrivano i Clinton. Hillary ha già annunciato che voterà per Obama e domani salirà sul palco degli oratori: data simbolica, dal momento che il 26 agosto sarà l'88esimo anniversario della ratifica del 19esimo emendamento, quello che nel 1920 ha riconosciuto il diritto di voto alle donne. Il giorno dopo, mercoledì, sarà la volta di Bill Clinton, l'ex presidente che qualche settimana fa ha difeso i toni usati contro Obama durante le primarie.
Ma a poche ore dall'apertura della Convention arriva una notizia non buona per Obama. Secondo quanto emerge dall'ultimo sondaggio della 'Cnn', i candidati presidenziali sarebbero appaiati al 47% nelle preferenze di voto degli elettori americani. Si completa, pertanto, la spettacolare rimonta nei sondaggi dell'ex eroe del Vietnam, il repubblicano John McCain. Secondo gli analisti della 'Cnn', la spiegazione più logica, quasi scontata, del nuovo equilibrio è da individuare nella scissione interna dei 'clintoniani' dopo la bruciante sconfitta incassata da Hillary alle primarie.