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“Viva Maria”, la conferenza di Santino Gallorini

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“Viva Maria”, la conferenza di Santino Gallorini

Il ciclo di incontri sui “fatti d’armi” del territorio aretino, organizzato dalla Società storica, d'intesa con il Comune, prosegue con una conferenza di Santino Gallorini, sulla occupazione francese e l’insorgenza del “Viva Maria”. L’appuntamento è fissato per martedì 25 novembre, alle ore 17,30, nell'auditorium comunale “Aldo Ducci”, in via Cesalpino 53.
L’insorgenza del “Viva Maria” scoppiò in Arezzo all’inizio del mese di maggio del 1799, portando alla cacciata degli occupanti francesi dalla città. La sconfitta inflitta a Rigutino, il successivo 14 maggio, alla Legione polacca comandata dal generale Dabrowski riempì gli insorgenti di euforia e indusse la Suprema deputazione aretina ad organizzare una serie di spedizioni militari, che portarono alla rapida “liberazione” della Toscana, dell'Umbria, delle Marche, del Lazio fino a Roma, della Romagna. L'anno successivo, dopo la grande vittoria napoleonica di Marengo, Arezzo pagò la sua ribellione con l’espugnazione ed il saccheggio da parte delle truppe francesi (19 ottobre 1800). Il “Viva Maria” è forse l’episodio più controverso della millenaria storia di Arezzo e costituisce un irrisolto “nodo” storiografico.
Cultore di archeologia e di storia locale, Santino Gallorini si interessa specificamente delle vicende del passato della Valdichiana aretina. Ha pubblicato vari saggi fra i quali vanno citati: “I Borghi della Montagna cortonese”, “Rigutino, l’antica Bricianum”, “La Battaglia del Trasimeno, riesame della sua localizzazione” (con il quale ha vinto il Premio del libro di storia “Gustavo Grifoni”) e “La primavera del Viva Maria”, pubblicato nel 1999. Gallorini è socio dell'Accademia Petrarca e dell’Accademia Masoliniana di Panicale ed è fra i fondatori della Società storica aretina. Svolge anche attività giornalistica e di divulgazione storica.
Aperto a tutta la cittadinanza, il ciclo di conferenze sui “fatti d’armi” è curato da Luca Berti e si sofferma sulle battaglie e le “imprese” militari che hanno avuto per teatro la nostra provincia, dall’età antica alla seconda guerra mondiale. L’appuntamento conclusivo è fissato per martedì 2 dicembre (stesso luogo, stessa ora), quando Mario Parigi parlerà delle vicende della Seconda guerra mondiale, che nel 1943-1944 interessò drammaticamente anche il territorio aretino, con l’occupazione tedesca, la Resistenza, le stragi ed i bombardamenti alleati, il “passaggio del fronte”.