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Zimbabwe, Bush: ”Sanzioni contro Mugabe”

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WASHINGTON – "Il regime di Mugabe ha condotto delle elezioni farsa ignorando la volontà del popolo dello Zimbabwe". Così George Bush ha definito le elezioni presidenziali, per le quali ieri si è svolto il secondo turno. Al ballottaggio non ha preso parte il leader del Movimento per il Cambiamento Democratico Morgan Tsvangirai, che ha deciso di ritirarsi dalla competizione a causa del clima di continue e gravissime violenze che hanno fatto 90 morti tra i sostenitori dell'opposizione.

Il presidente americano ha annunciato sanzioni contro un governo definito "illegittimo" e incaricato il ministro del Tesoro Henry Paulson di presentare delle misure punitive contro il regime. "Faremo pressioni per un'azione forte dell'Onu, che comprenda un embargo sulla vendita delle armi e il divieto di viaggio per i funzionari del regime", ha detto Bush.

Ieri Condoleezza Rice aveva annunciato che gli Stati Uniti presenteranno la prossima settimana una risoluzione al Consiglio di Sicurezza.

Intanto, i media filogovernativi dello Zimbabwe hanno riferito oggi di una "massiccia affluenza alle urne" alle elezioni celebrate ieri. Il voto, scrive oggi l''Herald', si è svolto in un clima di "pace e tranquillità" e ha fatto registrare un'alta partecipazione nella maggior parte del Paese.

Il capo della missione di osservatori del Parlamento pan-africano Marwick Khumalo ha tuttavia parlato di una bassa affluenza. E il gruppo Human Right Watch e l'Mdc hanno denunciato gravi intimidazioni e minacce contro gli elettori per costringerli a votare.

Grandi tendoni sono stati eretti nel frattempo nella residenza presidenziale ad Harare, in quello che viene interpretato come un segnale di preparativi in corso per una cerimonia d'insediamento di Robert Mugabe. La Commissione Elettorale dello Zimbabwe ha fatto sapere che diffonderà domani i dati sull'affluenza alle urne e i risultati del voto, considerato una farsa dall'opposizione e dalla comunità internazionale. Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, il 29 maggio scorso, la Commissione ritardò la diffusione dei risultati di cinque settimane.

Tsvangirai ha chiesto agli altri Paesi di non riconoscere i risultati elettorali.

La crisi politica nello Zimbabwe sarà uno dei temi centrali del summit dell'Unione Africana che si apre lunedì in Egitto. Mugabe ha già detto che andrà. Al potere da 28 anni, potrebbe allora aver già giurato per un mandato di altri cinque anni.