Home Cronaca 13 anni all’ospedale per overdose di chewing gum energizzanti

13 anni all’ospedale per overdose di chewing gum energizzanti

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ROMA – Due pacchetti di chewing gum energizzanti, consumati in appena quattro ore tra una lezione e l'altra. Così un ragazzino di 13 anni è finito in ospedale dopo aver manifestato un malore, nonché un atteggiamento agitato e aggressivo che aveva fatto scattare l'allarme tra i familiari, preoccupati per il suo comportamento inusuale. E ora i medici che si sono occupati del caso, all'ospedale Monaldi di Napoli, lanciano l'allarme sottolineando, sulle pagine della rivista 'Lancet', come queste 'cicche' siano a portata di bambino, ma pericolose, stando al caso napoletano, quando se ne ingurgitano grossi quantitativi. Il caso del 13enne rimbalzato sulla nota rivista scientifica risale al novembre scorso, quando l'adolescente è stato trasportato al reparto di emergenza dell'ospedale napoletano. Aveva dolori addominali, un bisogno continuo di urinare e non si sentiva più le gambe. Il battito cardiaco era accelerato, il respiro affannoso e la pressione alta. Era aggressivo, ma assicurava di non aver assunto droghe o sostanze illecite, come confermato dai test di laboratorio. La notte è stato tenuto in osservazione, il giorno successivo ha lasciato l'ospedale, ma il suo battito cardiaco, al contrario del momento del ricovero, appariva debole. Dopo poche ore la madre è tornata dai medici che avevano assistito il ragazzo: nello zaino del figlio aveva trovato due pacchetti vuoti di chewing gum energizzanti, che l'adolescente aveva consumato nell'arco di appena quattro ore, tra i banchi di scuola.

Ogni pacchetto di gomme contiene 160 milligrammi di caffeina, quindi due confezioni intere corrispondono a circa tre tazze di caffe'. La madre del ragazzo ha spiegato ai medici che il giovane non era affatto abituato a consumare alimenti o bevande ricche di caffeina. Tornato in ospedale per un check-up qualche giorno piu' tardi, il giovane è apparso debole e assonnato, tanto che aveva saltato la scuola per tre giorni consecutivi. Dagli esami il suo battito cardiaco risultava lento e il suo cuore non pompava sangue a sufficienza. Dopo cinque giorni, tuttavia, ha recuperato appieno, anche se i medici hanno preferito tenerlo d'occhio nelle settimane successive. Il ragazzo, secondo i camici bianchi, ha avuto una vera e propria intossicazione da caffeina, resa ancora piu' aggressiva dal fatto che non fosse abituato a consumare questa sostanza. In rapporto al suo peso corporeo (45 kg), la quantita' di caffeina assunta equivale a 10 tazze di te' mandate giu' da un adulto in appena quattro ore.

Articlolo scritto da: Adnkronos