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36mila buste biodegradabili per il Mercatale ‘Campagna Aperta’

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36mila buste biodegradabili per il Mercatale ‘Campagna Aperta’

AREZZO – Oltre 36.000 buste speciali in mater-bi sono state acquistate dagli espositori del Mercatale con il contributo di Comune e Provincia di Arezzo, per sostituire i tradizionali sacchetti in plastica della spesa.
“Sono un’ulteriore azione concreta che si aggiunge all’impegno del Comune sui temi dell’uso dei prodotti e dello smaltimento – sostiene l’assessore Alessandro Caporali. L’esperienza del Mercatale ha avuto successo e gradimento da parte dei cittadini ed è nostra intenzione valorizzarlo e rafforzare la collaborazione con tutti i partner coinvolti, Legambiente, Provincia e Associazioni di categoria. Troveremo insieme anche una sua diversa collocazione per quando inizieranno i lavori in piazza Sant’Agostino”.
Nato nel 2007 per creare un rapporto diretto tra cittadini e produttori biologici e di qualità del territorio, il Mercatale Campagna Aperta è diventato un appuntamento mensile per tutti coloro che amano i buoni prodotti locali E’ infatti riservato alla vendita diretta degli imprenditori agricoli, per promuovere ed incentivare la così detta “filiera corta”, valorizzando i prodotti alimentari della tradizione locale all’insegna della trasparenza dei prezzi. E insieme al mercato vengono anche organizzate conferenze, esperienze didattiche per i bambini e tavole rotonde sui temi della sostenibilità ambientale.
Ad oggi, sono più di trenta gli espositori che si riuniscono ogni primo sabato del mese in Piazza Sant’Agostino
“Il Mercatale non è solo un esempio di filiera corta per garantire prodotti sani e di alta qualità- dice Beppe Croce, presidente di Legambiente Arezzo – ma anche un luogo in cui si mettono in atto buone pratiche: ad esempio un punto di raccolta dei GAS di Arezzo è sempre presente per raccogliere cartucce da stampante, tappi di sughero e di plastica, oli alimentari esausti e cellulari usati.”
E adesso arrivano anche i sacchetti biodegradabili in mater-bi, una bioplastica brevettata in Italia che nasce dalla lavorazione del mais e, al contrario delle buste prodotte in plastica tradizionale (derivata dal petrolio), si degrada completamente senza inquinare. Questo significa che è possibile conferire una busta in mater-bi assieme alla raccolta differenziata de rifiuti organici per trasformarla in compost, ossia in terriccio fertile.