Home Attualità Arezzo al primo posto tra i Comuni premiati dal PIUSS

Arezzo al primo posto tra i Comuni premiati dal PIUSS

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AREZZO – Sono trascorsi pochissimi giorni da quando la Regione Toscana, ha ufficialmente comunicato la graduatoria finale, in base alla quale venti Comuni, sono stati ammessi a beneficiare dei finanziamenti relativi ai Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile (PIUSS). Sembra una notizia già vecchia, forse passata in secondo piano anche perché giunta a ridosso di un fine settimana dominato da panini, porchetta e stinchi di maiale. E come questi, digerita ed archiviata. A noi sembra giusto invece tornarci su, per sottolinearne l’importanza e gli aspetti positivi che dovrebbero essere motivo di soddisfazione e di condivisione per tutta la città. Stiamo parlando di progetti/lavori per 32 milioni di euro, attraverso i quali riqualificare, modernizzare ed innovare Arezzo, con indubbie possibilità di conservare e creare posti di lavoro. I criteri di assegnazione delle disponibilità, gestiti dalla Regione, ma imposti dalla Comunità Europea, accrescono il valore del risultato raggiunto. Ci siamo piazzati al primo posto, nonostante la “concorrenza” di città quali ad esempio, Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto, Lucca, tanto per dirne qualcuna in ordine sparso. Crediamo sia stato – nel nostro piccolo e con le dovute proporzioni – come quando un Paese si aggiudica l’organizzazione delle Olimpiadi. Per questo pensiamo che sia un patrimonio di tutta la città, che anche la politica dovrebbe condividere. Vari sono stati i soggetti che hanno consentito il raggiungimento di questo risultato. E molti quelli che all’inizio non ci hanno creduto. Va detto che la sigla stessa, PIUSS, di per se non aiutava a comprendere immediatamente di cosa si stesse parlando. In ogni caso, tutto ciò che è stato messo insieme subito dopo l’uscita dei bandi, ha costituito il presupposto sul quale costruire il più che positivo esito finale: la scelta politica e di indirizzo dell’Amministrazione comunale; il grande lavoro svolto dagli uffici e quindi dal personale dipendente del Comune, nel quale, spesso a fronte di stipendi non certo favolosi, si riscontrano professionalità e disponibilità che come in questo caso, spazzano via i tanto semplici quanto ingiusti luoghi comuni; l’azione, i suggerimenti – propositivi e costruttivi – delle associazioni di categoria; la collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’università Roma Tre. Di fronte a tutto questo, è sin troppo semplice ricavarne una morale: quando il fine è chiaro, condiviso, e tutti quelli che vogliono raggiungerlo danno il loro positivo contributo, lo si conquista. E senza il bisogno di giustificarne i mezzi. Alla prossima vittoria della nostra città.

Articlolo scritto da: Fabrizio Piervenanzi