“Non si può non essere preoccupati sulla possibilità che il Governo intende dare ai medici di denunciare l’immigrato irregolare che richiede una prestazione sanitaria – commenta l’assessore alle politiche per l’integrazione, Aurora Rossi. Sono d’accordo con quanto affermato dall’assessore regionale alla salute e dall’Ordine dei Medici della provincia di Arezzo. Auspico che sia rispettato l’articolo 32 della Costituzione italiana il cui testo è chiarissimo e non si presta ad interpretazioni difformi: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Ed a quanto scritto nella nostra Costituzione, si aggiunge quanto indicato nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”.
Secondo l’assessore Aurora Rossi, dal disegno di legge del Governo emerge “un invito esplicito all’intolleranza e al razzismo. Non possiamo, quindi, che sollecitarne una modifica tesa a far emergere, invece, una norma che tuteli i diritti degli individui come auspicato sia da associazioni che operano con gli immigrati che da forze politiche e sociali”.
La denuncia dell’immigrato finirebbe per “marginalizzare ulteriormente una tra le fasce più deboli della società e la esporrebbe o alla mancanza assoluta di tutela della salute o alla scelta di canali alternativi e pericolosi per la cura. In entrambi i casi, i riflessi negativi sarebbero non solo per i diretti interessati ma per la salute collettiva”