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Baldi su regolamento urbanistico

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Baldi su regolamento urbanistico

Le nuove normative varate dal Governo Berlusconi s’intrecciano con la discussione in atto ad Arezzo sul Regolamento Urbanistico. Mi auguro che sarà applicata non solo la “lettera” della nuova normativa ma anche il suo spirito. Il messaggio del Governo è chiaro: limitiamo la “pressione burocratica” e favoriamo la possibilità di dare risposte sia alle famiglie che al settore edile, avviato su una fase declinante non solo per la crisi economica ma anche per la ragnatela di norme che ne frenano anche la seppur minima opportunità di sviluppo.
La possibilità offerta dal Governo Berlusconi di ampliare fino al massimo del 20% la propria abitazione è un’occasione che viene offerta alle famiglie. Non si tratta di speculazione edilizia o di cementificazione selvaggia, come afferma la sinistra, ripetendo slogan che danno una confezione diversa alla sola linea politica che è in grado di esprime e cioè il no a tutto ciò che c’è di nuovo e che, soprattutto, viene da Berlusconi.
Mentre il Governo centrale sceglie la linea della snellezza amministrativa, della risposta concreta alle famiglie, di nuove opportunità alle imprese, il Comune di Arezzo sembra confermare il suo orientamento alla complessità burocratica ed alla rigidità incomprensibile delle norme. Pensando alla discussione in atto sul Regolamento Urbanistico mi chiedo quale senso abbia normare perfino i marciapiedi delle zone agricole oppure le serre temporanee. Qui non solo non si garantiscono risposte alle famiglie ma si tenta di limitare perfino le attività agricole creando mille problemi agli agricoltori. Vorrei fosse chiaro che la tutela dell’ambiente è una nostra priorità ma non lo possiamo raggiungere “ingessando” tutte le possibili attività.
Il Governo Berlusconi ha dato un buon esempio da seguire. Mi auguro che il Comune di Arezzo faccia una scelta positiva e di progresso.