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Cineforum sul mondo islamico

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Cineforum sul mondo islamico

AREZZO – E’ dedicato al mondo islamico “fra tradizione e modernità” il prossimo cineforum della Società storica aretina. La rassegna (undicesima della serie “cinema e storia”) è organizzata in collaborazione con il Circolo artistico ed è curata da Ermanno Alpini, esperto e studioso di cinema. Si articola in quattro proiezioni in programma il venerdì sera, alle ore 21,30 nel teatrino del Circolo artistico, con entrata da via de’ Redi numero 12. L’ingresso è gratuito e libera la partecipazione al dibattito conclusivo. In pratica, fra ottobre e dicembre, a venerdì alternati, verranno presentati una serie di lungometraggi tendenti ad illustrare vari aspetti di un mondo, esteso dal Marocco all’Indonesia, attraverso il medio Oriente, la Turchia, l’Albania e le sempre più folte comunità installate nei Paesi occidentali, che oggi si confronta con la “modernità” dopo secoli di immobilismo.
Si inizia venerdì 30 ottobre con “Il destino” di Youssef Chahine (1997), un film storico, ambientato nell’Andalusia del XII secolo ed incentrato sulla figura del filosofo arabo Averroè, moderno ed ‘innovativo’ commentatore di Aristotele. Si prosegue il 13 novembre con “Yol”, ideato dal regista Güney, numero uno del cinema turco, ambientato nella Turchia del 1981, in regime militare. Due settimane dopo sarà la volta di “Viaggio alla Mecca”, cooproduzione franco-marocchina del 2004, che ricostruisce il pellegrinaggio di un anziano musulmano verso la città santa dell’Islam. Il ciclo si chiude l’11 dicembre con “Il cerchio” dell’iraniano Jafar Panahi, Leone d’oro a Venezia nel 2000, sulla condizione femminile nella Teheran degli yatollah.
“Il Destino”, cooproduzione franco-egiziana, è ambientato nell’Andalusia araba del 1195, dove il califfo Al-Mansour cerca di smorzare la furia degli integralisti contro il filosofo e scienziato arabo Muhammad ibn Rushd (1126-1198), noto in Occidente come Averroè, celebre commentatore di Aristotele. Averroè è il massimo esponente di quella cultura arabo-ispanica che fiorì tra il VII e il XII secolo, in pacifica coesistenza con il mondo cristiano ed ebraico. Il protagonista è il califfo di Cordoba, in un film che, nel raccontare fatti accaduti oltre ottocento anni fa, adombra problematiche ancora oggi estremamente attuali. Girato in Siria, il film contamina temi e generi cinematografici. Palma d’oro a Cannes nel 1997.
Fra gli interpreti Nour El Cherif, Laila Eloui, Mahmoud Hemeida, Safia El Emary, Mohamed Mounir, Khaled El Naboaoui.