MILANO – "Il momento esatto in cui ho preso la decisione di lasciare i Pooh? Quando ho soffiato 60 candeline. Mi sono reso conto che era il momento di smettere di suonare il tamburo, come diceva mio padre, per dedicarmi ad altro, anche di annoiarmi". Visibilmente emozionato, al limite della commozione, Stefano D'Orazio spiega cosi' in una conferenza stampa di presentazione del prossimo tour (il suo ultimo con i Pooh) il motivo che l'ha spinto, un paio di mesi fa, a decidere di mollare tutto, dedicarsi alla compagna Tiziana e girare il mondo da turista.
Accompagnato dagli altri tre membri della band, per presentare la tournee – che debuttera' a Brescia il 24 luglio per concludersi a Milano il 28 settembre dal titolo significativo 'Ancora una notte insieme' (titolo anche dell'inedito che fa parte di un doppio cd in uscita a maggio) – D'Orazio ha anche affidato ad una lunga lettera dedicata soprattutto ai fans, il proprio addio in cui spiega di essere "al capolinea" di un lungo viaggio "iniziato spensieratamente, quasi per gioco".
"Non e' facile decidere di dire basta quando tutto va alla perfezione -sottolinea D'Orazio- quando il successo con la esse maiuscola non sembra ancora stanco di accomapgnarti ma il mio futuro non e' piu' cosi' lontano e tutte le 'altre' cose che prima o poi mi ero promesso di fare pretendono di essere fatte".
"Non si tratta di stanchezza -precisa D'Orazio- ma solo voglia di guardare da un'altra parte, anche di annoiarmi, ma di inventarmi il mio futuro in maniera diversa. Non ho alcuna idea di cosa faro' da ottobre in poi -aggiunge- ma a 60 anni non mi sento assolutamente vecchio. Ho solo deciso che fosse il momento di cambiare vita".
Nessun attrito con il resto della banda, tiene a precisare D'Orazio cosi' come gli altri tre Pooh, cosi' come nessuna buonauscita in arrivo, come qualcuno aveva ipotizzato: "la nostra e' una azienda dove ci siamo inventati la nostra storia giorno per giorno -sottolinea D'Orazio- ma dove non abbiamo mai avuto bisogno di avvocati e mai ne avremo. Abbiamo sempre avuto voglia di essere fuori dal coro tanto che abbiamo deciso di fare tutto da soli".
"Ci siamo fatti vittime e carnefici -aggiunge D'Orazio- ed io ho giocato spesso contemporaneamente in attacco e in porta dedicando tutto il mio tempo ai Pooh cosi' come ognuno di loro ha fatto". Presa la decisione di lasciare i Pooh "ho sentito subito il desiderio di parlarne con loro -spiega ancora D'Orazio- e hanno capito questa mia esigenza. Ora mi aspettano ancora giorni difficili -conclude D'Orazio- ma il momento piu' triste sara' quando il 28 settembre scendero' per l'ultima volta dal palco".
Dopo l'addio di Stefano D'Orazio annunciato nei giorni scorsi, i Pooh si interrogano sul loro futuro che senz'altro ''non sara' facile''. ''Non abbiamo certezze per il domani ma molti dubbi se e come continuare a suonare insieme. In ogni caso saremo costretti a fare qualcosa di ancora piu' grande rispetto a quello che abbiamo fatto fino adesso''. Il gruppo piu' longevo del mondo da ottobre sara' chiamato ad una lunga pausa di riflessione perche', come spiega Red Canzian ''in questo momento e' assolutamente impossibile avere delle idee chiare. Se sapessimo gia' cosa fare domani – spiega – saremmo dei mostri''. Sebbene convinti che il marchio Pooh possa continuare ad avere successo indipendentemente dai singoli componenti, i Pooh si dicono certi che quanto accaduto ''ci potra' fare capire quanta energia ci sia rimasta e quanta voglia avremo di continuare. Sara' pero' una decisione rapida – sottolinea Dodi Battaglia – che prenderemo in un attimo, forse subito dopo l'ultimo concerto che terremo a Milano il 28 settembre. Solo quando avremo assorbito il colpo, pero', potremo affrontare il domani senza Stefano''.
I Pooh si dimostrano pero' unanimi circa la volonta' di rispettare la scelta di Stefano D'Orazio: ''La nostra forza e' sempre stata l'amicizia e la condivisione sia dei problemi che delle gioie – sottolinea Robi Facchinetti – ed anche in questo caso, anche se non condividiamo i motivi che hanno spinto Stefano a volere cambiare vita, non possiamo che rispettarli. In questi giorni ho ripercorso piu' volte la nostra storia che, in ogni caso, e' piu' forte di ognuno di noi e anche di Stefano che ci lascia. Stefano e' stato ed e' importantissimo per noi come noi lo siamo stati per lui e adesso e' difficile ipotizzare un nuovo percorso in tre. Se decideremo di andare avanti dovremo pero' ridisegnare il nostro cammino''. ''In ogni caso – ha aggiunto Facchinetti – se andremo avanti la porta per Stefano sara' sempre aperta''. L'annuncio dato un po' a sorpresa, dell'abbandono di Stefano D'Orazio solleva pero' il resto del gruppo da un forte peso. ''Solo oggi – spiega Red Canzian – siamo piu' sollevati. Finalmente usciamo da un incubo perche' erano mesi che questa vicenda ci perseguitava. Quando si ha un dolore, e per noi questo e' un grosso dolore, poterlo condividere con altri, nel nostro caso anche con i nostri fans, rende la cosa piu' facile. Ora siamo veramente piu' sereni''.
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign