Home Cultura e Eventi Cultura «Dalla crisi un’occasione per avviare una nuova progettualità»

«Dalla crisi un’occasione per avviare una nuova progettualità»

0

AREZZO – Sindacati, associazioni, movimenti, istituzioni. Ma anche famiglie, cittadini, singoli fedeli. Riuniti assieme sotto uno stesso tetto, nello specifico quello magnificamente affrescato della cattedrale aretina. È stato sicuramente questo il primo e più importante successo del convegno andato in scena stamane in un duomo di Arezzo gremito in ogni ordine di posto. Mettere assieme una comunità intera, con tutte le sue differenti realtà, per discutere di economia, politica, società. Punto di partenza la Caritas in Veritate di Benedetto XVI e l’esigenza di rispondere ad una crisi che anche nell’Aretino sta facendo sentire tutto il suo peso.

«La crisi economica – ha detto l’Arcivescovo Riccardo Fontana, di fronte a un migliaio di persone – è un’occasione da non perdere per avviare una nuova progettualità». Una crisi nella quale il mondo del lavoro e dell’imprenditoria aretina ha saputo stringere i denti.
«L’economia aretina, abituata a “rimboccarsi le maniche” – ha sottolineato il presule – nelle piccole e medie imprese, sta valorizzando le tradizionali doti di ingegno, tenacia, dedizione al lavoro come risposta alle difficoltà del momento presente. La Chiesa invita tutti responsabili dell’economia del territorio a non vanificare gli sforzi e la laboriosità del nostro popolo, dando rinnovata fiducia a chi si sta impegnando».
Ad aprire i lavori della giornata l’intervento di monsignor Piero Coda, preside dell’istituto universitario Sophia di Loppiano e presidente dei teologi italiani, dedicato proprio all’enciclica di Benedetto XVI.

«Tra i temi più importanti che emergono dalla Caritas in veritate, c’è l’invito a “promuovere un sistema a tre soggetti: il mercato, lo stato e la società civile” ma anche quello di aprire spazi per attività economiche realizzate da soggetti che liberamente scelgono di informare il proprio agire a principi diversi da quelli del puro profitto, senza per ciò stesso rinunciare a produrre valore economico. Le tante espressioni di economia che traggono origine da iniziative religiose e laicali dimostrano che ciò è concretamente possibile».
Poi spazio ai diciotto gruppi di lavoro ognuno dei quali ha sviscerato il tema della giornata sotto diversi punti di vista. Frutto di questo dibattito sarà un documento che nei prossimi mesi sarà presentato alla città. «Questa giornata ha inaugurato uno stile di lavoro sinodale – ha detto monsignor Fontana, in chiusura – dove prima di assumere decisioni è giusto ascoltarci vicendevolmente, nella convinzione che Dio parla al suo popolo attraverso le vicende della storia».