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Emergenza rifiuti nel palermitano, sindaci in piazza

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PALERMO – Sindaci e amministratori di 65 comuni del palermitano sono scesi in piazza questa mattina nel capoluogo siciliano contro l'emergenza rifiuti.

Tra i primi ad arrivare davanti alla presidenza della Regione Siciliana, il sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, paese che sta accusando in modo particolare il problema. Per primo ieri ha disposto la chiusura delle scuole per motivi igienico-sanitari, seguito poi da un'altra decina di enti.

I sindaci, con a capo il Presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, sono arrivati a Palazzo d'Orleans per parlare con il presidente della Regione Raffaele Lombardo. mentre continuano i roghi di spazzatura in provincia di Palermo. In particolare, nella notte, a Bagheria, in via Gagliardo, sono stati dati alle fiamme cumuli di spazzatura per strada.

''Mi adopererò affinché non si arrivi ad interventi straordinari per risolvere l'emergenza rifiuti nella provincia di Palermo'', ha detto il presidente Raffaele Lombardo intervenendo alla trasmissione 'Omnibus' su La7.

Parlando dell'attuale emergenza rifiuti che ha creato molti problemi nei paesi del Palermitano che fanno parte del consorzio, il governatore siciliano ha spiegato che ''il problema è finanziario, i costi eccessivi del consorzio che ha assunto più personale di quello che avrebbe dovuto assumere. Proprio ieri abbiamo nominato un commissario strordinario che dovrà far fronte all'emergenza''.

Lombardo ha poi ricordato che ''la gara per i termovalorizzatori è andata deserta. E' un momento di difficoltà che stiamo cercando di superare''. L'agenzia regionale per le acque e i rifiuti ha nominato Giorgio D'Angelo commissario ad acta del Coinres, il consorzio che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 11 comuni della provincia di Palermo.

Intanto, sul fronte della cronaca i carabinieri di Palermo hanno arrestato due palermitani, padre e figlio, sorpresi a scaricare rifiuti solidi urbani per strada. In carcere sono finiti un pregiudicato di 41 anni e il figlio di 19. I due sono stati intercettati da una pattuglia dei carabinieri mentre transitavano in via Alcide De Gasperi a bordo di una moto Ape stracolma di elettrodomestici e pezzi di carrozzeria di autovetture.

I due sono stati bloccati e dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza sono stati sottoposti a processo con rito direttissimo. Il giudice ha disposto per il padre l'obbligo di firma giornaliero e rimesso in libertà il figlio Benedetto.

Articlolo scritto da: Adnkronos