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Fao, Jacques Diouf in sciopero della fame

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ROMA – Alla vigilia dell'apertura del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare a Roma, il direttore generale della Fao Jacques Diouf ha iniziato uno sciopero della fame per sollecitare un'azione immediata per porre fine alla vergogna della fame ed in solidarietà con il miliardo di uomini donne e bambini che soffrono di malnutrizione cronica. Diouf, si legge in una nota, ha fatto appello alle persone ''di buona volontà'' in tutto il mondo affinché si uniscano a lui in uno sciopero della fame mondiale nel corso di questo fine settimana. Il segretario generale dell'Onu Ban ki Moon ha annunciato che si unirà a lui e domenica digiunerà per l'intera giornata.

Per dare maggiore risalto a questa iniziativa ieri sera alle 20 Diouf ha iniziato lo sciopero della fame nell'atrio della sede della Fao, dove ha pure trascorso la notte. ''Spero che con questo gesto si riesca a far crescere la consapevolezza e far sì che l'opinione pubblica faccia pressione affinché coloro che possono cambiare questa situazione lo facciano'', ha detto il direttore generale dell'agenzia dell'Onu, secondo quanto si legge in una nota.

Dal momento che il riscaldamento di notte viene spento, Diouf ha indossato sciarpa e cappello di lana e si è messo una coperta sopra il pigiama. Prima di coricarsi, su un materasso di fortuna fatto di blocchi di gomma piuma, ha regolarmente lavorato ad una scrivania improvvisata, leggendo e firmando documenti, e parlando al telefono, riferisce ancora il comunicato.

''Abbiamo i mezzi tecnici e le risorse per eliminare la fame dal mondo, adesso è solo una questione di volontà politica, e la volontà politica è influenzata dall'opinione pubblica – ha detto Diouf – Io spero che questo gesto, insieme ad altri, possa aiutare a raggiungere il nostro obiettivo di ridurre il numero di coloro che nel mondo soffrono la fame ed il numero dei bambini, uno ogni sei secondi, che muoiono di fame o di malattie ad essa connesse''.

Diouf, che mercoledì scorso nel corso di una conferenza stampa aveva lanciato un appello per uno sciopero della fame a livello mondiale, non toccherà cibo e non berrà sino alle 20 di stasera. Chiunque voglia unirsi a questa iniziativa può farlo in qualsiasi momento durante questo fine settimana, decidendo liberamente quanti pasti saltare.

In un'iniziativa separata, il direttore generale della Fao nei giorni scorsi aveva lanciato una petizione online contro la fame. Coloro che visitano il sito www.1billionhungry.org, cliccando, possono far sentire la propria voce per dire che l'eliminazione di fame e malnutrizione deve diventare l'assoluta priorità del mondo. Il vertice mondiale che si apre lunedì adotterà una dichiarazione che impegna la comunità internazionale a raggiungere il diritto al cibo per tutti.

Nella stessa direzione l'appello di Josette Sheeran, direttore esecutivo del World Food Prohgramme, per partecipare in massa alla campagna online "Bilion for a Bilion". "La sfida di nutrire un miliardo di persone può sembrare enorme, ma ora ognuno di noi può riempire il piatto di un bambino affamato con un semplice click del mouse" e se un miliardo di navigatori doneranno un solo euro a settimana "potremo veramente trasformare la vita di un miliardo di affamati nel mondo".

Un'altra iniziativa è quella di ActionAid che alla vigilia del Vertice farà accendere il Colosseo "per puntare i riflettori sul diritto di ogni essere umano ad un'adeguata alimentazione". E' proprio da Roma, afferma l'organizzazione, "che partirà la mobilitazione mondiale di ActionAid per 'illuminare' i capi di Stato che si riuniranno alla Fao: dalle 18 di domani in poi, a partire dal Colosseo e in tutti i Paesi in cui ActionAid è presente, migliaia di persone accenderanno candele contro la fame".

Intanto, mentre Isabella Rauti, moglie del sindaco capitolino, si prepara per al summit delle First Ladies (domani al palazzo della Fao), il primo cittadino di Roma Gianni Alemanno interviene sul problema della fame nel mondo. A suo giudizio "il governo italiano e tutti gli altri governi dei Paesi sviluppati devono assolutamente fare uno sforzo per inserire nel documento del summit Fao un obiettivo economico, con una cifra e tempi precisi". Senza risorse, continua "i giusti discorsi sui modelli di sviluppo, sulle metodologie agricole e sulla nuova governance della sicurezza alimentare rischierebbero di essere vani. In merito il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha ragione".

Il summit delle First Ladies dei Paesi Non Allineati, guidate da Suzanne Mubarak, moglie del presidente egiziano Hosni Mubarak, dal titolo ''Food Secuirity and Women's Access to Resources'', discuterà come migliorare l'accesso delle donne alle risorse produttive e si svolgerà nell'ambito degli incontri paralleli al vertice, che si aprirà il 16 novembre.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign