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Fiera Antiquaria: ‘Una sola parola per il 2009, qualità’

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Fiera Antiquaria: ‘Una sola parola per il 2009, qualità’

L’occasione del Quarantennale ha costituito l’opportunità per fare varie riflessioni sul ruolo della Fiera Antiquaria nei confronti delle istituzioni, di realtà analoghe fierististe e, non ultimo, sul ruolo in sé.
“Un obiettivo importante che ci stiamo ponendo – sostiene Paolo Nicchi, da quasi due anni alla presidenza dell’associazione – è quello di rinnovare il patto fra Pubblica Amministrazione e antiquariato, tra mercato e servizi; un’Amministrazione efficiente, un’Amministrazione pubblica che dà servizi, che accoglie i visitatori, capace di rendere la città ancora più vivibile è sicuramente un aiuto importante agli operatori e per il mercato. Ma, nel contempo, dobbiamo avere la consapevolezza di volere e di sapere che la Fiera Antiquaria di Arezzo deve continuare ad essere ancora la più importante fiera italiana all’aperto del settore”.

“Riteniamo che Arezzo debba e possa avere la pretesa di alzare il livello dell’offerta, ribadendo un concetto chiave: quello dell’autenticità. Non importa il valore in sé dell’oggetto, l’importante è che sia autentico e – come più volte ha sottolineato anche Antonio Paolucci – pertinente al mercato dell’antiquariato”.

La Fiera Antiquaria di Arezzo è la più grande fiera all’aperto, la più importante in Italia, e deve continuare a mantenere questa identità. Dovrà sempre avere e possibilmente sviluppare il ruolo di supporto e di scambio culturale e commerciale con il mondo dell’antiquariato: dai negozi di antiquariato, ai grandi antiquari italiani, alle scuole e botteghe di restauro, alla cultura del bello e degli stili, agli antiquari di Arezzo che svolgono una funzione importante per il settore e per l’economia della città ed è anche a questo proposito, prosegue Nicchi “che stiamo organizzando una serie di incontri con esperti – aperti a tutti – che ci introdurranno nel mondo dell’antiquariato attraverso la conoscenza degli stili, dei generi, delle particolarità di questo settore. Abbiamo pensato di chiamarli i venerdì dell’antiquariato, perché introdurranno l’edizione mensile della Fiera cominciando da quella di febbraio”.

Proseguirà un’ampia campagna promozionale in Italia e all’estero “per intercettare un pubblico di collezionisti, amatori dell’arte sempre più numeroso”, e, rispondendo a varie sollecitazioni da parte degli operatori “vedremo se sarà possibile creare le condizioni per poter organizzare battute d’asta, ospitando prestigiose case d’asta internazionali” – ancora Nicchi.

L'edizione di domani 3 e domenica 4 gennaio avrà la consueta presenza di espositori disposti nelle vie del centro fino a via Ricasoli e via Buozzi.