Home Cronaca Influenza A, due vittime a Napoli

Influenza A, due vittime a Napoli

0
Influenza A, due vittime a Napoli

NAPOLI – Un uomo e una donna sono morti a causa del virus H1N1, mentre si trovavano ricoverati all'ospedale per la cura delle malattie infettive Cotugno di Napoli. Le vittime avevano entrambe delle malattie pregresse. Enrica Scarpato, 29 anni è morta per insufficienza respiratoria acuta con broncopolmonite bilaterale da influenza H1N1, già colpita da retinoblastoma all'occhio sinistro e deficit psico intellettivo. Pasquale Iovine, diversamente abile aveva 52 anni ed è morto per insufficienza respiratoria acuta con broncopolmonite bilaterale da influenza H1N1 già affetto da epatopatia cronica. Con i due decessi di oggi sale a 31 il numero delle vittime provocati dall'influenza A in Campania.

Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità rassicura sulla sicurezza dei "vaccini pandemici" contro l'influenza A/H1N1. "Sono sicuri come quelli contro l'influenza stagionale" ha detto Marie-Paule Kieny, direttore dell'Initiative for Vaccine Research dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. "Sulla base dei dati relativi alla somministrazione di 65 milioni di dosi di vaccino pandemico, arrivati da sedici Paesi, emerge che il profilo di sicurezza dei vaccini pandemici non è differente da quelli per l'influenza stagionale. Non sono state riferite significative differenze negli effetti collaterali – ha aggiunto – anche se continua l'attento monitoraggio dei dati relativi ad eventuali reazioni post-vaccinazione". Per quanto riguarda le spedizioni nei Paesi in Via di Sviluppo Kieny ha detto che"inizieranno a fine mese".

Il viceministro della Salute Ferruccio Fazio ipotizza che le critiche del collega polacco, Ewa Kopacz, sulla sicurezza del vaccino siano collegate a "motivi politici". "Sicuramente non può avere motivazione tecniche – ha aggiunto Fazio – perché altrimenti dovrebbe mettere in discussione l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Agenzia europea del farmaco e gli altri Stati che hanno avviato la vaccinazione. Quindi può avere solo motivazioni politiche. Non so quali, non so se, ad esempio, hanno accesso ai vaccini o meno. Ci possono essere molti motivi, che possono portare ad alzate d'ingegno di questo genere", ha concluso il viceministro.