Home Cronaca Influenza A, ‘vaccini anti pneumococco ai bambini’

Influenza A, ‘vaccini anti pneumococco ai bambini’

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ROMA – Vaccinate i bambini contro lo pneumococco, per evitare la sovrapposizione di polmoniti alla nuova influenza A. E' il consiglio di Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che ne ha parlato oggi a Roma a margine del 'Bridging to the Future – Pneumococcal Conjugate Vaccine Summit'.

"Lo scienziato americano Keith Klugman – dice Mele all'ADNKRONOS SALUTE – ha scoperto che durante la pandemia di Spagnola del 1918 la maggior parte dei morti è stata causata da polmoniti batteriche, provocate soprattutto dallo pneumococco. Per evitare problemi in questo senso, la vaccinazione antipneumococcica oggi va fatta e se in alcune Regioni ancora non c'è questa offerta attiva è il momento di rivedere i piani vaccinali, perché la nuova influenza potrebbe creare problemi in questo senso. La vaccinazione riduce invece i rischi di sovrapposizione".

Keith Klugman, della divisione di Malattie infettive alla Emory University (Usa), intervenendo al summit capitolino, ha sottolineato che la pandemia di Spagnola (1918-1919) fu in realtà una 'superinfezione', cioè una malattia respiratoria causata da batteri in grado di attaccare i pazienti già debilitati pesantemente dal virus influenzale. E il batterio 'indiziato' numero uno è lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco). nel mondo ha ucciso oltre 50 milioni di persone, 400 mila solo in Italia.

"Nel 1918 non erano disponibili né vaccini né trattamenti farmacologici efficaci -ha spiegato l'infettivologo- mentre oggi gran parte della popolazione è coperta da vaccini contro lo pneumococco, che causa polmoniti, meningiti e altri gravi disturbi. In un'era di antibiotici e di vaccini probabilmente quella stessa pandemia farebbe molti meno morti". La ricerca, fa notare Klugman, apre scenari nuovi anche per quanto riguarda l'influenza A. Quando sarà terminata la nuova pandemia influenzale si potrà dire con sicurezza se i Paesi che vaccinano i bambini contro lo pneumococco, avranno meno morti causati dal virus A/H1N1.

Intanto, fra influenza A e stagionale, l'inverno che si avvicina non sarà facile. "Questo inverno ai 4-5 milioni di casi annuali di influenza, si aggiungeranno quelli del virus H1N1, che porteranno a raddoppiare o addirittura a triplicare il numero delle persone costrette a letto". E l'infezione correlata da temere è "senz?altro la polmonite", ha annunciato Fabrizio Pregliasco, infettivologo dell?università di Milano.

"Si dà il caso – spiega l'esperto in una nota in occasione del summit – che proprio la polmonite può insorgere come complicanza dell?influenza. Si calcola, infatti, che tra tutti i casi di polmonite ben il 70% sia costituito da polmoniti secondarie, cioè da infiammazioni che insorgono come conseguenza di un?altra infezione. E nel quadro delle polmoniti secondarie, nel 95% dei casi responsabile di quest?infezione primaria è lo pneumococco. E' quel famoso batterio molto difficile da 'combattere' perché resistente agli antibiotici, con cui è facile perdere una battaglia, ma è possibile vincere la guerra grazie al vaccino".

Come sarà possibile difendersi, una volta contratta l?influenza stagionale o la 'suina', dunque, dal rischio di ammalarsi ulteriormente di polmonite? "La risposta è sempre una sola: vaccinandosi sia contro l?influenza che contro lo pneumococco", assicura Pregliasco.

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute/Ign