BOLOGNA – Ha ucciso prima i due figlioletti di sei e cinque anni, poi si è tagliata le vene e si è gettata dal balcone del suo appartamento al secondo piano. Il dramma è avvenuto in una palazzina di via Mazzini a Castenaso, in provincia di Bologna, nella notte. Responsabile del folle gesto una donna di 36 anni, separata dal marito, forse vittima di depressione.
I corpi dei due piccoli, un maschio e una femmina di sei e cinque anni, presentavano numerose ferite da taglio sul collo e sono stati ritrovati dai Carabinieri distesi sul letto matrimoniale dell'appartamento, in pigiama e con evidenti tracce di acqua. Un dettaglio che non esclude l'ipotesi che la donna potrebbe aver tentato di affogare i suoi due bambini nella vasca da bagno di casa, prima di colpirli con ripetute coltellate, o viceversa. Al momento, però, nessuna pista è esclusa. Stanno, infatti, proseguendo i rilievi scientifici nell'appartamento posto sotto sequestro.
Ma solo l'autopsia sui due corpicini chiarirà se i bambini sono morti a causa dei fendenti alla gola o per qualche altra ragione. In camera da letto, accanto al letto, i Carabinieri (avvisati da una vicina che intorno alle 12.30 ha sentito il rumore del corpo della 36enne impattare il pavimento all'esterno della casa) hanno rinvenuto una lettera della donna in cui, spiegano gli investigatori, traspare una profonda solitudine e la palese intenzione di farla finita e di portare con sè i bambini.
La missiva, indirizzata ai parenti più stretti della giovane madre, è stata posta sotto sequestro così come il coltello che la donna ha usato per eseguire il duplice omicidio. Secondo le primissime ricostruzioni la tragedia sarebbe nata da una grave forma di depressione che aveva colpito la donna, anche a seguito della difficile separazione dal marito.
Non si era mai rivolta ai servizi sociali del Comune di Castenaso, la donna di 36 anni che ha ucciso i suoi due figli di 5 e 6 anni, per poi suicidarsi gettandosi dal balcone, al secondo piano della sua casa in via Mazzini a Castenaso, alle porte di Bologna. Al Comune, invece, si era rivolto a meta' dello scorso marzo, il marito della donna che, dopo la separazione, era rimasto senza casa. L'uomo, che ha un negozio di biciclette a Bologna, aveva chiesto allo sportello casa una soluzione abitativa, visto che l'appartamento era stato assegnato alla moglie, così come a lei erano stati affidati i bambini.
Come ha dichiarato il vicesindaco di Castenaso con delega ai Servizi sociali Andrea Biagi, "è stata una separazione molto difficile, alcune persone che la conoscevano ci hanno parlato di una donna in stato di profondissima depressione". "Noi non abbiamo mai conosciuto la signora – ha spiegato all'Adnkronos – ma avevamo ricevuto la richiesta di aiuto per la casa che ci è giunta dal marito. Ora tutti ci stiamo facendo delle domande su come sia stato possibile che non siano traspariti dei segnali. Siamo costernati".
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign