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NO Alcool, SI ‘Lan Party’

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NO Alcool, SI ‘Lan Party’

Ogni sabato sera a partire dalla ore 21, presso l'Informagiovani di Arezzo, va in scena il progetto “LAN PARTY”. Messa in piedi dall'associazione “Itc” di Confartigianato Imprese, che di recente ha riscoperto una forte sinergia con il Comune di Arezzo, l’iniziativa è inserita all'interno del progetto “Un altro sabato”, promosso dal Comune e rivolto ai giovani per stimolare un divertimento genuino e senza alcol. “Grazie alla collaborazione con l'Informagiovani e Flynet – dice Maurizio Pichi, membro del Consiglio Direttivo dell'associazione Ict – abbiamo a disposizione 4 macchine sulle quali abbiamo montato il sistema operativo Linux e facciamo girare il gioco sparatutto Nexuiz. In questo modo i ragazzi possono giocare, sfidarsi in rete e incontrarsi in maniera semplice e diretta”. Per ora gli incontri hanno visto la partecipazione di una quindicina di ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e si è già svolto un incontro anche con la Consulta studentesca. “Lan Party” infatti, vuole essere il punto di partenza di un progetto più ampio che parte dai giovani e che cerca di sviluppare percorsi nuovi, combattere la passività e promuovere l'inventiva, la creatività e la genialità. “Il gioco Nexuiz inoltre -continua Maurizio Pichi – è gratuito e opensource e offre la possibilità di modificare gli scenari e le mappe nelle quali si svolgono le azioni. Grazie a queste caratteristiche del software si risparmiano soldi, si permette ai ragazzi di capire meglio i suoi meccanismi e si da loro la possibilità di ingegnarsi e inventare qualcosa di nuovo. Questo progetto non vuole essere una semplice sala giochi, ma vorrebbe che pian piano i ragazzi imparassero ad autogestire gli spazi, decidere insieme la lista dei giochi, magari costruirne uno da zero o partecipare a tornei e competizioni nazionali. Questo percorso magari, potrebbe essere l'occasione per far capire a qualcuno che questa potrebbe diventare una professione. Nel caso in cui l’interesse nel tempo cresca, potremo pensare di invitare rappresentanti delle case produttrici che possano spiegare come nasce un gioco e il tipo di professionalità coinvolte. Non dimentichiamoci che ogni gioco ha una storia, una colonna sonora, un’idea grafica, che si coagulano in un progetto dove l’informatica fa da collante e ne costituisce l’infrastruttura.”