Home Attualità Economia Riforma sanità Usa, dal Senato arriva l’ok

Riforma sanità Usa, dal Senato arriva l’ok

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WASHINGTON – Il Senato americano ha approvato la riforma sanitaria. Ancora una volta nessun repubblicano si è unito alla maggioranza democratica, 60 voti, votando compatti tutti e 39 contro la misura che garantirà, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, una copertura sanitaria quasi universale, fornendo l'assistenza sanitaria a 30 milioni di americani ora non assicurati.
Ora il testo approvato al Senato dovrà essere armonizzato con quello passato il mese scorso alla Camera, prima di poter essere approvato definitivamente al Congresso e andare alla firma del presidente Obama, i democratici sperano entro la fine di gennaio.
Come era stato annunciato, il vice presidente Joe Biden ha presieduto la seduta del Senato, la prima nel giorno della vigilia di Natale da oltre 50 anni, iniziata alle 7 del mattino per permettere poi ai senatori di trascorerre la sera di Natale con le proprie famiglie.
L'approvazione di oggi è un passo importante verso il raggiungimento dell'obiettivo finale, che i democratici stanno cercando di ottenere da oltre 70 anni, cioè la copertura sanitaria universale, ma non è la fine del processo. Ora, subito dopo le vacanze di Natale, dovranno iniziare i negoziati con la Camera per arrivare a un testo unico, impresa non facile visto che i deputati democratici hanno approvato un testo molto più liberal, che prevede la public option, cioè un ente pubblico di assicurazione che in grado di fare concorrenza ai privati. Ma i democratici sono sempre più fiduciosi nel fatto che Obama potrà firmare la legge all'inizio del prossimo anno. "La riforma non è più una questione di 'sé, ma una questione di 'quando'" ha detto il portavoce della Casa Bianca, David Gibbs.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi, spera comunque che Obama possa ricevere la legge approvata in via definitiva per la firma prima del discorso sullo Stato dell'Unione, previsto per la fine di gennaio o i primi di febbraio. Ma dalla Camera, dove i liberal ancora non hanno digerito le eccessive sforbiciate date al testo al Senato, non si nasconde un certo nervosismo e si avvisa che non si accetterà in toto il testo che approvato oggi dai senatori.

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute