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Sinistra, dichiarazione sui militari uccisi in Afghanistan

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AREZZO – Dichiarazione dei consiglieri comunali: Marco Bianchi, Marco Paolucci, Marco Tulli, Cristiano Rossi e Giuseppe Caroti:
"Nel momento in cui ci uniamo al dolore delle famiglie dei soldati caduti e alla sofferenza dei loro compagni feriti, ci interroghiamo sulle modalità e l’opportunità dell’intera missione in Afghanistan, non solo della partecipazione italiana, e pensiamo che sarebbe più che doverosa riflessione seria, franca e immediata. La parola “ritiro” non può e non deve essere più un tabù.
Se dopo otto anni l’unico prodotto di questa missione è l’esposizione di tutti i militari al tiro a bersaglio dei talebani, è il segno di una grave insufficienza nella strategia politica. Al dolore di queste ore occorre affiancare il dovere di un bilancio non emotivo: la missione internazionale di “peace keeping” è sostanzialmente fallita e si è trasformata in una guerra, le elezioni presidenziali hanno registrato un livello imbarazzante di irregolarità, la sicurezza nel paese non è mai stata così precaria. E fuori da ogni retorica, gli italiani – come tutti gli altri soldati – sono percepiti da una parte della popolazione afgana semplicemente come occupanti.
Occorre ragionare su una nostra immediata exit strategy militare che serva a restituire piena responsabilità alle risorse della politica e ai suoi organismi internazionali, lavorando affinché le Nazioni Unite lancino rapidamente una conferenza di pace."