Home Attualità Studenti dell’«Isis» di Bibbiena in visita all’Emo di Milano

Studenti dell’«Isis» di Bibbiena in visita all’Emo di Milano

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BIBBIENA – Due classi della scuola superiore Isis di Bibbiena hanno partecipato il 6 ottobre alla «Emo» importante fiera biennale che documenta l’evoluzione nella lavorazione dei metalli ed espone i migliori macchinari del settore. L'iniziativa si è svolta grazie all'impegno dell'associazione Giovani imprenditori e alla Federazione metalmeccanici di Confartigianato Imprese Arezzo che da tempo hanno intrapreso un percorso di collaborazione e sinergia con l'istituto superiore Isis di Bibbiena.
«L'iniziativa – spiega Giacomo Magi, coordinatore provinciale dell'associazione Giovani imprenditori – nasce con l'intento di migliorare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Uno dei grandi problemi degli Istituti tecnici infatti, è che troppo spesso per le loro lezioni pratiche hanno a disposizione macchinari e utensili obsoleti e limitati. Inoltre, capita di consueto che i programmi scolastici forniscano conoscenze teoriche molto lontane dalla realtà delle imprese. È proprio per questo che abbiamo deciso di sostenere l'iniziativa e abbiamo dato il nostro patrocinio».
«È molto importante – continua Filippo Galastri, presidente del gruppo Giovani di Confartigianato – che i ragazzi partecipino ad eventi simili. Tanto per avere un'idea ricordo che sono oltre 1.300 le imprese che hanno confermato la propria partecipazione a “EMO Milano 2009”, che è estesa su una superficie di circa 100mila metri quadrati, e prevede un'ampia presenza di espositori stranieri, circa il 70% del totale. Grazie alla partecipazione a questa fiera biennale che espone i migliori macchinari del settore, i ragazzi possono conoscere una realtà e delle tecnologie che purtroppo a scuola non possono che sognare».
«I ragazzi – conclude Massimiliano Grazi, presidente dell'Associazione Meccanica di Confartigianato – sono stati accompagnati dagli imprenditori della nostra Federazione che hanno messo a disposizione la loro esperienza per far conoscere i possibili utilizzi dei macchinari in azienda. Grazie al nostro contributo è stato possibile abbassare i costi di partecipazione diminuendo così l'onere a carico delle famiglie».