Home Cronaca Violenza sulle donne: in ”diecimila” sfilano per le vie di Roma

Violenza sulle donne: in ”diecimila” sfilano per le vie di Roma

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ROMA – Hanno sfilato per le vie di Roma per dire 'no alla violenza contro le donne', contro lo sfruttamento del corpo a fini politici ed economici e per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e la libertà di scelta sessuale e di genere. Secondo le organizzatrici della manifestazione, alla quale hanno aderito giovani dei centri sociali, coordinamenti femminili, le femministe 'storiche' ma anche diversi uomini, avrebbero partecipato all?iniziativa almeno diecimila persone.

Il corteo, partito da piazza Esedra dopo le 15.30, si è dato appuntamento a piazza San Giovanni per la proiezione su un maxischermo di video sulla violenza contro donne, lesbiche e transessuali.

In apertura lo striscione con la scritta 'Basta' che è anche la parola d'ordine scelta dalle partecipanti che, in maniera autonoma, si sono date appuntamento questo pomeriggio. Lungo il percorso, sono stati distribuiti volantini. Su alcuni distributori di condom le scritte a favore della pillola abortiva: "Libere di scegliere, capaci di reagire, RU486 libertà è autodeterminazione".

Tra gli altri, molti i cartelli che indicavano come la violenza di genere e lo stupro non siano un rischio solo per alcune categorie ma per tutte le donne. 'Sono straniera = Sono una donna da stuprare', 'Sono moglie = Sono una donna da stuprare', 'Sono sola = Sono donna da stuprare', le scritte portate in corteo.

E' spuntata anche qualche 'strega' e un provocatore. La testa del corteo ha infatti intonato lo slogan di lontana memoria: ''Tremate tremate le streghe sono tornate" riadattato, dopo un po', in "Tremate tremate le donne sono tornate". Su un lato della strada, un uomo distribuiva un volantino provocatorio: "Basta con la violenza simulata, utilizzata per ottenere tutti i privilegi economici di una separazione, la simulazione di violenza è a sua volta una violenza contro le donne che hanno 'veramente' subito una violenza".

Sempre tra gli striscioni, molti quelli che chiedevano il diritto di muoversi liberamente nella propria città a qualsiasi ora: 'Riprendiamoci la notte' o 'Alla vostra sicurezza rispondiamo: la notte è nostra e ce la riprendiamo'. Altri mettevano in guardia dalla violenza domestica: 'Se lo vedi da lontano è amore passionale, se la guardi da vicino è violenza patriarcale'. E ancora: 'No alla violenza che ci uccide. Non al familismo che ci opprime'.

Al termine dell'iniziativa un fuori programma. Davanti ai dei grandi magazzini, due modelle, in biancheria intima per pubblicizzare una marca di lingerie, hanno suscitato le ire di un gruppetto di manifestanti che lasciavano il corteo. "Il nostro problema non è la cellulite ma come liberare le nostre vite", hanno urlato. Sui cartelli immediatamente rimossi dal servizio d'ordine del magazzino: 'Attente mamme il modello della Barbie fa male alle bambine, le vuole sexy magre, uguali alle veline', 'Il nostro corpo non è un campo di battaglia'.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign